Se il governo britannico vuole che le farmacie del territorio partecipino massicciamente alla campagna vaccinale per la terza dose, dovrebbe prima liberarle da tutta la «burocrazia inutile» che le ostacola. Sono le parole con cui Leyla Hannbeck, direttore esecutivo dell’Associazione nazionale delle catene di farmacie indipendenti, ha commentato le recenti dichiarazioni dell’esecutivo che promettono di somministrare il richiamo a tutti gli adulti idonei entro la fine del prossimo gennaio.
L’obiettivo, hanno spiegato fonti ufficiali, sarà raggiunto grazie ai coinvolgimento di 1.500 farmacie e l’apertura di nuovi hub vaccinali in tutto il Paese. Secondo gli ultimi dati del Nhs England, riferisce in un articolo il Pharmaceutical Journal, al 17 novembre si contavano in Inghilterra 1.464 centri di vaccinazione gestiti dalle farmacie del territorio.
Ancora non è chiaro se l’intenzione del governo sia quella di raddoppiare o quasi il numero delle farmacie impegnate nella campagna contro covid, ma alla rivista Hannbeck ha dichiarato che l’Associazione è contenta se il servizio sanitario allarga la platea degli esercizi che partecipano alla vaccinazione. Tuttavia, ha aggiunto, è fondamentale «assicurare che le farmacie siano adeguatamente finanziate, ma siano anche liberate dalla burocrazia inutile, come il questionario da far compilare al paziente e la checklist della qualità che tolgono tanto tempo ai farmacisti .
Anche un portavoce della Company Chemists’ Association ha accolto con favore i piani del governo per allargare il numero delle farmacie coinvolte nella campagna, anche se ha espresso preoccupazione «per la carenza di farmacisti in tutto il Regno Unito e per l’impatto di qualsiasi carico di lavoro aggiuntivo sulla capacità delle farmacie di fornire servizi farmaceutici di base». Al Pharmaceutical Journal, in particolare, il portavoce della Cca ha auspicato che l’esecutivo «consenta alle farmacie di modificare orari di apertura e turni per dare priorità alle vaccinazioni nei periodi di minore domanda». Tra le semplificazioni, l’Associazione chiede la rimozione del periodo di osservazione post-vaccino di 15 minuti, per consentire alle farmacie di accrescere il ritmo delle inoculazioni».
La proposta ha ricevuto l’apertura di Amanda Pritchard, amministratore delegato del Nhs England, che l’altro ieri ha dichiarato che l’ipotesi era in via di valutazione. Pritchard ha poi aggiunto che la remunerazione per le inoculazioni dovrebbe aumentare dalle 12,58 sterline di oggi (14,77 euro) alle 15 del prossimo gennaio (17,61 euro).