Nel Regno Unito continua a crescere il numero dei mmg che si rivolgono alla Medical defence union (Mdu, una delle tre principali organizzazioni britanniche di consulenza medico-legale) per sapere quali informazioni possono condividere con le farmacie online riguardo ai pazienti cui sono stati prescritti farmaci per la perdita di peso. A riferirlo un articolo della rivista Pharmaceutical Journal, che cita un comunicato della stessa Mdu del 5 febbraio scorso.
Dietro a tutto, come spiega il giornale, c’è la crescente popolarità di farmaci come semaglutide e tirzepatide: le norme in vigore impongono alle farmacie online e ai medici che prescrivono per loro conto di verificare le informazioni fornite dai pazienti quando chiedono una ricetta per questi farmaci. Per tale controllo servono «una comunicazione tempestiva e bidirezionale con il paziente, l’accesso ai suoi dati clinici oppure il contatto con il suo medico di base o il prescrittore abituale».
Quando vengono contattati alle farmacie online, tuttavia, i medici di famiglia si trovano spesso nel dubbio se fidarsi delle rassicurazioni della farmacia stessa riguardo all’assenso del paziente alla condivisione dei suoi dati sanitari. Per di più, non sono in grado di verificare se il loro assistito abbia fornito alla farmacia online informazioni veritiere come il Bmi o ma propria anamnesi.
«Investigare queste richieste» osserva Ellie Mein, consulente medico-legale dell’Mdu «rappresenta un ulteriore onere burocratico per i medici di base, che già sono sotto pressione». Occorrerebbe mettere in piedi un sistema più solido per raccogliere le informazioni del paziente prima della prescrizione, riducendo così rischi di abusi. Le linee guida dell’Mdu, in particolare, raccomandano ai medici di spiegare alle farmacie che «la consultazione della cartella clinica del paziente potrebbe non assicurare l’accesso a tutte le informazioni rilevanti». Secondo l’Mdu, è necessario che il prescrittore esamini i dati clinici online con il paziente per assicurarsi che la prescrizione avvenga in conformità alle direttive del proprio ente regolatore.
