Il governo britannico ha dichiarato ieri che tutti gli agonisti del recettore GLP-1 autorizzati per il diabete mellito di tipo 2 sono soggetti a una carenza di livello nazionale che si protrarrà almeno sino alla metà del 2024. Tale indisponibilità, ha comunicato in una nota il dipartimento della Salute e dell’assistenza sociale, va imputata a «un aumento della domanda di questi prodotti per indicazioni autorizzate e off-label».
In una precedente comunicazione, il Dipartimento aveva affermato che gli agonisti del recettore GLP-1 dovrebbero essere prescritti solo per la loro indicazione autorizzata e i medici dovrebbero evitare di iniziare una nuova terapia per il diabete mellito di tipo 2 con questi farmaci «per tutta la durata della carenza».
«Quando si prescrive una classe alternativa per la terapia ipoglicemizzante» raccomandava ancora la nota «si consiglia ai medici di utilizzare tutti i farmaci di quella categoria in modo uniforme, per mitigare il rischio di ulteriori carenze». La nota diffusa ieri elenca sette referenze di quattro principi attivi: Semaglutide, Dulaglutide, Liraglutide ed Exenatide.
«Comprendiamo che la prescrizione off-label possa risultare utile in alcune circostanze» ha commentato al Pharmaceutical Journal Esther Walden, vicecapo per l’assistenza dell’associazione Diabetes UK «ma non possiamo condividerla quando contribuisce direttamente alle continue carenze per le persone che vivono con il diabete di tipo 2. Vorremmo che i medici fossero consapevoli di questo impatto e dessero la priorità ai malati di diabete».
“Le persone che convivono con il diabete di tipo 2 dovrebbero essere rassicurate sul fatto che esistono una serie di trattamenti alternativi disponibili per aiutare a gestire la loro condizione. Gli operatori sanitari dovrebbero lavorare con i pazienti per trovare il miglior corso di trattamento per loro”.
Claire Davies, farmacista specialista in diabete ed endocrinologia presso il Gateshead Health Nhs Foundation Trust, ha dichiarato al Pharmaceutical Journal che «è triste constatare che il Nhs e la filiera logistica non siano stati abbastanza lungimiranti da prevenire una carenza su larga scala per questo farmaco così importante».
Il 16 giugno scorso semaglutide, dulaglutide, exenatide e liraglutide sono stati aggiunti all’elenco dei medicinali che non possono essere esportati parallelamente dal Regno Unito o per i quali i distributori non possono fare accaparramento.