Il Dipartimento per la salute Usa, su diretta indicazione del presidente Trump, ha emanato nei giorni scorsi un documento d’indirizzo che consente ai farmacisti autorizzati di somministrare il vaccino anti-covid agli americani dai tre anni in su, in farmacia o in altre strutture. In particolare, per poter vaccinare il farmacista deve avere completato un corso di formazione pratica di almeno 20 ore certificato dall’Acpe (Accreditation council for pharmacy education), che includa tecniche di iniezione pratica, valutazione clinica delle indicazioni e controindicazioni, riconoscimento e trattamento delle reazioni avverse. Inoltre, deve frequentare un corso di aggiornamento di due ore, sempre validato dall’Acpe, a ogni rinnovo della licenza.
La decisione del Dipartimento della Salute è stato accolto con grande soddisfazione dalle organizzazioni sindacali delle farmacie, tra le quali l’American pharmacists association, la National association of chain drug stores (le cvatene di farmacia), la National community pharmacists association e l’American society of health-systems pharmacists.
«Questa è una notizia straordinaria» ha commentato Scott Knoer, vicepresidente esecutivo dell’APhA «le autorità sanitarie riconoscono com’è giusto che i farmacisti recitano un ruolo centrale nella lotta alla pandemia». «La decisione adottata dall’amministrazione federale è estremamente importante» ha aggiunto Steve Anderson, presidente della Nacds «quando il vaccino contro covid sarà disponibile, i farmacisti si faranno trovare pronti: c’è una farmacia del territorio nel giro di cinque miglia dal 90% degli americani. Uno studio dei Centers for disease control and prevention (Cdcp) ha dimostrato che la partecipazione delle farmacie in una campagna di vaccinazione pandemica può portare a una copertura dell’80% della popolazione e in tempi minori».
Le norme vigenti obbligano il farmacista che vaccina a informare il paziente (se adulto) o l’accompagnatore dell’importanza di una visita preventiva con il medico curante o con il pediatra. L’autorizzazione rilasciata dalle autorità federali prevale sulle leggi statali e locali che eventualmente vietassero ai farmacisti la pratica vaccinale. Non impedisce invece ai singoli Stati di emanare norme che autorizzano altre figure a vaccinare.