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Vaccini, in Belgio farmacisti autorizzati a prescriverli per le fasce a rischio

8 Ottobre 2020

In Belgio la vaccinazione antinfluenzale non è consentita alle farmacie del territorio ma i farmacisti non hanno comunque di che lamentarsi. Perché da un paio di giorni è in vigore un decreto reale che li autorizza a prescrivere (e dispensare subito a ruota) il vaccino a un’ampia fetta di popolazione, tra i quali le persone sopra i 50 anni, i pazienti affetti da cronicità, le donne incinte, i bimbi dai 18 mesi in su sotto trattamento prolungato con aspirina e tutti coloro che convivono con tali soggetti.

La disposizione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 ottobre, rientra tra gli interventi d’emergenza adottati dalla Sanità belga per contrastare la pandemia da covid, che nel Paese ha causato poco meno di 10mila morti. L’obiettivo del decreto, in particolare, è quello di prevenire sovraccarichi sulla rete delle cure primarie causati dalla sovrapposizione tra seconda ondata pandemica e influenza stagionale. Consentire ai farmacisti di prescrivere il vaccino, si legge a chiare lettere nelle premesse del provvedimento, si risparmia al medico curante l’onere del primo consulto per affidargli esclusivamente la responsabilità della vaccinazione. Il paziente, di conseguenza, non deve passare due volte dallo studio del curante ma può andare direttamente in farmacia e quindi rivolgersi al medico per l’inoculazione.

«E’ interesse della Sanità pubblica» sottolinea il decreto in uno dei passaggi più significativi «che ai farmacisti sia consentita la prescrizione del vaccino antinfluenzale alle fasce a rischio. Questo assicurerà uno sgravio importante ai medici generalisti e incrementerà le chance che le categorie protette vengano vaccinate».