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Vaccini covid, l’Ansm pubblica i rapporti sulla farmacovigilanza

6 Febbraio 2025

Arrivano dalla Francia gli ultimi dati che confermano l’affidabilità dei vaccini covid, anche nelle donne in gravidanza e allattamento. L’Agenzia nazionale per la sicurezza dei medicinali e dei prodotti sanitari (Ansm, l’Aifa francese) ha pubblicato i rapporti trasmessi nel 2023 e 2024 dai Centri regionali di farmacovigilanza (Crpv), che raccolgono le segnalazioni di eventi avversi riguardanti i quattro vaccini contro Sars-CoV-2 autorizzati nel Paese transalpino. Come scrive il Quotidien du pharmacien, «questi documenti confermano ancora una volta il profilo di sicurezza dei vaccini Comirnaty, Spikevax, Nuvaxovid e Vidprevtyn beta».

Nel caso di Comirnaty, per esempio, l’Ansm registra tra il febbraio 2023 e il febbraio 2024 poco più di quattromila casi segnalati, a fronte di 128 milioni di dosi di vaccino somministrate. Di questi, i casi gravi sono 1.368, con 383 ospedalizzazioni e 58 decessi.

L’analisi delle segnalazioni, in ogni caso, ha fatto emergere due potenziali rischi che sono ora oggetto di ulteriori accertamenti. Per quanto riguarda il vaccino Spikevax, sono stati riportati eventi molto rari (10 in tutto) di stanchezza cronica. Per quanto riguarda il vaccino Comirnaty, la segnalazione riguarda tre casi di neuropatia delle piccole fibre (dolore di tipo urente, principalmente ai piedi e agli arti inferiori). Se verrà individuata una causalità, scrive l’Ansm, saranno adottate «misure adatte alla natura e al livello del rischio» congiuntamente all’Agenzia europea per i medicinali (Ema).

Dai rapporti di indagine, conclude il rapporto, non sono emersi nuovi segnali per i vaccini Nuvaxovid e Vidprevtyn beta, nemmeno nelle donne in gravidanza e in allattamento. L’ente regolatore dei farmaci sottolinea inoltre che il Nuvaxovid è molto poco utilizzato in Francia e che l’autorizzazione all’immissione in commercio per il Vidprevtyn beta è stata revocata nel marzo 2024. Infine, un caso di malattia di Charcot o sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è stato recentemente segnalato all’Ansm dopo la vaccinazione con Comirnaty, ma non è stato trovato alcun collegamento tra la malattia e la vaccinazione. In Francia o in Europa non sono stati identificati segnali di sicurezza su un possibile legame tra i vaccini contro il Covid-19 e la malattia di Charcot.