Pfizer conta di passare entro settembre alla sperimentazione di fase 3 del suo vaccino contro il coronavirus, con il reclutamento di qualche migliaio di pazienti. Ad annunciarlo, l’altro ieri il ceo dell’azienda americana Albert Bourla, in un’intervista al canale economico Cnbc. La multinazionale, che sta lavorando al vaccino BNT162 assieme al produttore tedesco BioNTech, ha avviato la settimana scorsa le prime somministrazioni di fase ½ su una dozzina di volontari umani e spera di riuscire a coinvolgere in questi trial fino a 360 pazienti.

Pfizer, ha riferito Bourla alla Cnbc, sta attualmente testando quattro diverse varianti di vaccino: «Stiamo raccogliendo dati anche adesso mentre stiamo parlando» ha detto l’amministratore delegato del gruppo farmaceutico «in particolare stiamo studiando il livello di sicurezza dei diversi dosaggi». Pfizer, ha continuato Bourla, disporrà di dati conclusivi al riguardo entro giugno o luglio.

Se gli esiti saranno positivi, a settembre la multinazionale avvierà un più ampio studio con la partecipazione di migliaia di volontari. «Se tutto andrà bene e il prodotto si dimostrerà sicuro ed efficace anche per Fda ed Ema» ha concluso Bourla «saremo in grado di erogare milioni di dosi attorno a ottobre». I piani dell’azienda, in particolare, puntano a produrre centinaia di milioni di dosi nel 2021. Secondo l’Oms, a fine aprile erano più di cento i vaccini in via di sviluppo in tutto il mondo.