Una vita in gioco. L’amore, il calcio, la Sla è il libro vincitore dell’edizione 2018 del Premio Zanibelli, il concorso letterario lanciato da Sanofi per celebrare il valore del racconto nella malattia e nella cura. La storia di cui narra l’opera è quella di Stefano Borgonovo, indimenticabile calciatore del Milan, della Fiorentina e della Nazionale, scomparso nel 2013 per Sla. A raccontarla la moglie dell’ex attaccante, attraverso la scrittura delicata di Mapi Danna. Negli anni in cui Stefano ha combattuto contro la Sla, Chantal si è presa cura di lui e della sua serenità, grazie all’amore che li univa e che pur nella disperazione di quegli anni non si mai affievolito. Non è un diario di malattia ma un libro di vita, rabbia, resistenza, coraggio, passione. Stefano era un calciatore molto amato, e tutti ricordano quella giornata a Firenze, quando entrò nello stadio davanti a 27mila persone commosse, su una carrozzella, lo stesso stadio che lo aveva visto nel pieno del suo vigore sportivo. La forza di Stefano non si era spenta, ma trasformata, perché la vera forza non sta nei muscoli, ma nello sguardo e nel pensiero.
Giunto alla sesta edizione, il Premio Zanibelli ha visto crescere di anno in anno non solo il numero, l’autorevolezza e la qualità delle opere iscritte, ma anche il profilo letterario degli autori. I libri vincitori di quest’anno trattano temi di grande interesse e attualità come la bioetica e il fine vita, le nuove dipendenze dal web e dai social media, il cyber bullismo. E raccontano storie di patologie come la Sla, la depressione, la neurodiversità, indice che il Premio sa interpretare le trasformazioni della nostra società in continua evoluzione e un concetto di salute sempre più ampio e sfaccettato. Ecco tutti i vincitori di questa edizione:
PREMIO CATEGORIA EDITI
Per la Narrativa:
Una vita in gioco. L’Amore, il calcio, la Sla di Chantal Borgonovo e Mapi Danna (ed. Mondadori) – la battaglia contro la Sla di un famoso calciatore di serie A e di sua moglie, fino alla fine.
Per la Saggistica:
Le nuove dipendenze di Claudette Portelli e Matteo Papantuomo (ed. San Paolo) – la tecnologia e il digitale che diventano abuso, dipendenza e, a volte, vera e propria patologia.
PREMIO CATEGORIA OPERE INEDITE
Tutto ciò che il paradiso permette di Manuela Caracciolo – lo spettro dell’Aids e la sua diffusione alla fine degli anni ’80. Il libro verrà pubblicato da Cairo editore.
PREMIO GIOVANI – IL VALORE DELLA RICERCA
Va a Giorgia Salinaro, 27 anni, laureata in biotecnologia del farmaco all’Università degli Studi di Milano. Il premio permetterà alla ricercatrice di lavorare in stage presso la Clinical Study Unit di Sanofi Italia per la durata di un anno.
MENZIONE SPECIALE per la Narrativa:
Cosa saremo poi di Luisa Mattia e Luigi Ballerini (ed. Lapis) – la storia in assoluta solitudine di una ragazza vittima di una vera persecuzione sui social network.
MENZIONI SPECIALI per la Saggistica:
Risalire in superficie di Alberto Siracusano (ed. Mondadori) – storie cliniche di depressione, la voce delle esperienze di chi ne ha sofferto e di chi ha avuto la forza di uscirne.
Per Salute e per Giustizia, come solo politica e scienza possono salvare il Servizio Sanitario Nazionale di Beatrice Lorenzin (ed. Edra).
La parata di Andrea Calcagno (ed. Ultrablu) – un silent book per ragazzi neurodiversi e neurotipici.
PREMIO PERSONAGGIO DELL’ANNO 2018
Assegnato a Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione G. Pascale di Napoli, per l’impegno a favore del miglioramento nell’erogazione delle prestazioni sanitarie assistenziali di cura dei pazienti oncologici e l’impegno nella ricerca clinica a favore della comprensione dei meccanismi genetici e biomolecolari della genesi, sviluppo e caratterizzazione dei tumori, con particolare attenzione di quelli cutanei, e della sperimentazione dei nuovi farmaci e terapie innovative immuno-oncologiche.
PREMIO PERSONAGGIO DELL’ANNO 2018 “Ad honorem”
Assegnato a Franco Mandelli, scomparso lo scorso luglio all’età di 87 anni, tra i più noti ematologi italiani, Presidente di Ail – Associazione italiana contro le leucemie e il mieloma – e fondatore di Gimema – Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto.