Le malattie cardiovascolari rappresentano una delle principali cause di mortalità, con un impatto che varia tra uomini e donne. Il tasso di mortalità femminile, infatti, risulta superiore, in parte a causa della presentazione atipica dei sintomi e dell’interazione con fattori di rischio specifici, come la menopausa. Questi temi sono stati al centro del convegno “Le donne verso un cuore consapevole”, organizzato da Daiichi-Sankyo Italia e svoltosi ieri, con la partecipazione di esperti della medicina e della politica.
Sul fronte clinico, Adele Lillo, cardiologa e referente nazionale del Gruppo Studi Malattie CV di Genere, ha sottolineato come «nelle donne le malattie cardiovascolari si presentano in modo differente rispetto agli uomini, ma il problema maggiore è che, a causa della scarsa prevenzione, anche il tasso di mortalità è maggiore». Da qui l’importanza di una valutazione costante del rischio durante tutto l’arco della vita: «Il riconoscimento precoce ed il trattamento dei fattori di rischio possono alterare la traiettoria degli eventi cardiovascolari avversi».
L’importanza della prevenzione è stata ribadita anche da Silvia Scurati, consigliera regionale della Lega in Lombardia, che ha ricordato come «qui da noi da sempre facciamo monitoraggi gratuiti ed è importante sottoporsi a visite cardiologiche». Una strategia che potrebbe prevenire il problema «in una donna su quattro, con una percentuale che sale all’80% se la prevenzione inizia già in giovane età». Scurati ha poi evidenziato il ruolo chiave degli stili di vita sani, sottolineando l’importanza «del movimento e di una corretta alimentazione».
Fondamentale anche il contributo delle farmacie, come ha evidenziato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia: «La Lombardia è la regione che investe di più in prevenzione. Con le vaccinazioni ma anche con la telemedicina». Le farmacie, grazie alla loro capillarità sul territorio, possono favorire un maggiore accesso ai controlli: «Spesso c’è pigrizia nel fare prevenzione. D’altro canto, in farmacia vengono soprattutto le donne, ed è qui che entriamo in gioco noi farmacisti, per aumentare la consapevolezza generale rispetto all’importanza dei controlli».
Infine, Joanne Jervis, Managing Director & Head of Specialty Business Division di Daiichi Sankyo Italia, ha ribadito l’impegno dell’azienda nel supportare la prevenzione cardiovascolare: «Siamo consapevoli che cambiare l’attuale paradigma rappresenta un percorso lungo e non privo di ostacoli, ma continueremo a fare tutto il possibile per sostenere i decisori politici, le istituzioni sanitarie, le campagne di sensibilizzazione delle associazioni dei pazienti e la ricerca». Jervis ha concluso sottolineando l’importanza di una medicina personalizzata: «I bisogni dei pazienti sono una nostra priorità e prendere in considerazione le differenze di genere è fondamentale per migliorare la qualità della vita e la prosperità delle future generazioni, in qualunque parte del mondo».