filiera

Ddl Bilancio, emendamenti su margini filiera, tetti di spesa e farmacia dei servizi

19 Novembre 2024

Proroga della sperimentazione sulla farmacia dei servizi, ridistribuzione delle quote di spettanza sui farmaci Ssn, interventi sui tetti della spesa farmaceutica. Sono i temi toccati dagli emendamenti alla Manovra per il 2025 che interessano più da vicino le farmacie e che nei prossimi giorni verranno esaminati dalla commissione Bilancio della Camera, al lavoro sul testo da una settimana circa.

Dalle oltre quattromila presentate dai gruppi, le proposte di modifica sono già scese a circa 600 dopo il vaglio di ammissibilità e per la fine della settimana dovrebbero calare ancora, a circa 250. Intanto però tra quelle finora confermate se ne contano diverse che chiamano in causa più o meno direttamente le farmacie. È il caso, per esempio, degli emendamenti 16.05 e 30.014 (primo firmatario in entrambi i casi Carotenuto, M5S), che istituiscono «un’imposta straordinaria, a carattere temporaneo, a carico dei soggetti che esercitano, nel territorio dello Stato, attività di produzione, vendita, importazione e commercializzazione di beni e prodotti inerenti i settori farmaceutico, assicurativo e degli armamenti, per gli anni 2024 e 2025».

Si occupa di spesa farmaceutica invece gli emendamenti 47.013 (Cappellacci, Fi) e 49.18 (Pella, Fi), che propongono di alzare al 9% il tetto degli acquisti diretti e abbassare al 6,3% quello della convenzionata. Si occupa di tetti anche l’emendamento 49.012 (De Luca, Pd) che riscrive i meccanismi del payback sulla spesa per acquisti diretti disponendo che i ripiani delle aziende sono distribuiti alle Regioni «al 50 per cento secondo il criterio pro capite e al 50 per cento in proporzione ai rispettivi superamenti dei tetti di spesa».

Da seguire con attenzione l’iter degli emendamenti all’articolo 57 del ddl Bilancio, che nel testo base toglie una quota pari allo 0,65% alle spettanze di legge dell’industria sul farmaco Ssn per darla ai distributori (cui viene anche riconosciuto dal 2026 un contributo fisso di 0,05 euro a confezione sui farmaci di fascia A erogati alle farmacie). Sono cinque in tutto, tre dei quali (57.2 primo firmatario Malavasi, Pd; 57.3 Loizzo, Lega; 57.4 Boschi, Italia Viva) si limitano a cancellare tout court l’articolo mentre gli altri due (57.5 primo firmatario Cappellacci, Forza Italia, e 57.6 Cattoi, Lega) riscrivono estesamente il provvedimento con potenziali effetti anche sulle farmacie.

In particolare, l’emendamento Cappellacci sostituisce l’intervento sui margini dell’industria (che nei giorni scorsi aveva fatto parecchio arrabbiare Farmindustria ed Egualia) con una riforma della remunerazione dei grossisti ispirata a quella delle farmacie, cioè una quota a confezione del 3% sul prezzo al pubblico al netto dell’iva più la già citata quota fissa di 0,05 euro. La nuova remunerazione dovrebbe entrare in vigore da marzo 2025 e – precisa testualmente l’emendamento – la quota margine del 3% «è equipollente alla quota di spettanza stabilita dall’articolo 11, comma 6, del decreto legge 78/2010 e si applica in sua sostituzione per i farmaci erogati sulla base della disciplina convenzionale». Tradotto, il 3% deve intendersi come «quota minima» incedibile dai grossisti a titolo di sconto (sottinteso: alle farmacie).

Chiude l’emendamento Cattoi (57.6), che riduce allo 0,21% la quota di spettanza che l’industria dovrebbe cedere ai grossisti e abbassa a 0,01 euro la quota fissa a confezione che i grossisti riceverebbero dal 2026.

Quanto agli altri emendamenti, vanno senz’altro segnalate le proposte (57.01 Faraone, Italia Viva; 57.02 Furfaro, Pd; 57.03 Cattoi; 57.04 Stumpo, Pd; 57.05 Lazzarini, Lega; 57.06 Pella, Forza Italia) che con varie formule e dettagli propongono di estendere anche al 2025 la sperimentazione della farmacia dei servizi, nel caso dell’emendamento Faraone (57.01) con lo stanziamento di 25,3 milioni di euro «mediante corrispondente riduzione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica».

L’esame delle proposte di modifica da parte della commissione Bilancio proseguirà nei prossimi giorni.