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Alluvione Emilia Romagna: decine le farmacie chiuse, danni anche ai grossisti

19 Maggio 2023

Sono alcune decine le farmacie danneggiate dall’alluvione che ha colpito diverse province dell’Emilia Romagna con esondazioni e allagamenti in molti comuni. Il bilancio più pesante arriva dal ravennate, dove ammontano a una trentina le farmacie che hanno dovuto chiudere per l’acqua che ha invaso i locali e danneggiato merci e attrezzature. Tra Forlì e Cesena, invece, gli esercizi farmaceutici costretti alla chiusura risultano al momento una decina, ma è un bilancio che andrà aggiornato già nelle prossime ore dato che il maltempo si è accanito sulla provincia fino a ieri.

Un paio invece le farmacie allagate a Bologna, che da ieri mattina hanno già riaperto. «Poi ci sono le farmacie dell’Appennino emiliano» riferisce a FPress Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma regionale «dove non ci sono stati allagamenti perché l’acqua è scesa a valle ma si contano parecchie strade interrotte o danneggiate. Per molti farmacisti, titolari e collaboratori, raggiungere le loro sedi è stato particolarmente difficile e lo stesso vale per gli approvvigionamenti di farmaci».

Ora è il momento di stimare i danni. «Le valutazioni sono in corso» continua Gallina Toschi «ma le cifre sono importanti. Le farmacie che disponevano di robot installati nei sotterranei hanno avuto danni per centinaia di migliaia di euro. Abbiamo già attivato la polizza di Federfarma per le catastrofi, stiamo effettuando sopralluoghi e verifiche».

Anche la distribuzione intermedia lamenta danni e impianti messi fuori uso, È il caso di Corofar e di Farmacentro, che l’altro ieri ha dovuto chiudere in fretta e furia il magazzino di Anzola dell’Emilia, nel bolognese: «Mercoledì mattina la Protezione civile ci ha fatto sgomberare la struttura per una piena imminente» racconta a FPress Marco Mariani, direttore generale della cooperativa «giusto il tempo di staccare tutto e allontanarci ed è arrivata l’acqua. Il magazzino è rimasto fermo per il resto della giornata e soltanto ieri mattina abbiamo riattaccato la corrente dopo avere lavorato tutta la notte per pulire dall’acqua e dal fango. Abbiamo allestito gli ordini dai poli di Perugia e Jesi per due giorni, garantendo il servizio alle farmacie socie. La dpc ha dovuto essere interrotta». «Ringraziamo il nostro personale e le aziende partner per averci aiutato a superare il difficile momento, grazie al loro impegno possiamo ripartire subito» aggiunge il presidente di Farmacentro, Stefano Golinelli «un grazie anche alle cooperative della distribuzione intermedia che si sono offerte di aiutarci in quel difficile momento».

«Le nostre squadre di farmacisti volontari, che fanno parte della Colonna mobile della Protezione Civile, sono pronte ad entrare in azione per fornire ogni opportuno intervento nelle zone in cui la Protezione civile riterrà necessaria la loro presenza» ha ricordato iri in una nota il presidente della Fofi, Andrea Mandelli «attraverso l’Associazione dei Farmacisti volontari abbiamo a disposizione squadre addestrate e camper attrezzati in grado di muoversi immediatamente per aiutare i colleghi a ripristinare l’operatività dei loro presidi». Non risultano invece chiusure tra le farmacie delle Marche, anch’esssa colpita dall’ondata di maltempo.