Dopo otto mesi di covid le mascherine protettive sono ormai diventate una voce della spesa settimanale delle famiglie e Amazon non poteva non tenerne conto per il suo Prime Day, la due giorni di promozioni e offerte riservata agli abbonati (più di 150 milioni in tutto il mondo) al suo servizio di delivery veloce. Tradizionalmente il Prime Day cade a luglio, la pandemia e il sovraccarico di consegne e acquisti che si è riversato sull’e-commerce a causa del lockdown hanno però convinto Amazon a spostare l’evento al 13-14 ottobre.
Per i consumatori di casa nostra le promozioni sono scattate dalla mezzanotte tra lunedì e martedì (ora italiana) e chi è subito andato a curiosare tra le offerte ha scoperto che quest’anno in promozione ci sono anche le mascherine. Di ogni genere: chirurgiche marchiate CE a tre strati (un pacco da 50 a 18,06 euro, sconto 28%), kn95/ffp2 (pacco da dieci a 12,49 euro, sconto 26%), mascherine generiche (né chirurgiche né dpi, come avverte a chiare lettere la pagina prodotto: 13,67 euro un pacco da 50), mascherine “comunitarie” (quelle in cotone, prive di certificazioni) e via di seguito.
Il Prime Day si concluderà alla mezzanotte di oggi, intanto c’è da registrare la circolare con cui ieri Federfarma è tornata sulle procedure per il rimborso delle mascherine vendute dalle farmacie a prezzo calmierato. Entro il 26 ottobre, in sintesi, i titolari che vogliono ottenere il ristoro dovranno inviare alla propria associazione provinciale denominazione della farmacia, partita iva, pec, telefono, indirizzo e codice Iban. Le associazioni, a loro volta, spediranno l’elenco dei richiedenti a Promofarma, che assemblerà una lista unica e la trasmetterà a Invitalia (l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa).
Successivamente, Invitalia aprirà sul proprio portale un’area dedicata alle operazioni di rimborso, dove le farmacie potranno compilare la richiesta e allegare la documentazione necessaria. I tempi? Promofarma invierà il suo elenco entro il 12 novembre, Invitalia dovrebbe aprire il portale dal 19, le farmacie avranno tempo a caricare sino al 1 dicembre. Poi le verifiche e le richieste di ulteriore documentazione alle farmacie che supereranno il primo vaglio. I rimborsi, quindi, non si vedranno prima del nuovo anno. Forse Amazon farà in tempo a fare un altro Prime Day.