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Antigenici: dal primo aprile finiscono calmieramento, prezzi agevolati e gratuità

19 Marzo 2022

A meno di proroghe delle quali per ora non c’è notizia, ha ancora dieci giorni di vita la disposizione del decreto legge 126/2021 che fissa un prezzo concordato di 15 euro sui tamponi antigenici rapidi eseguiti dalle farmacie autorizzate. La norma, come si ricorderà, aveva per scadenza originaria il 31 dicembre scorso, ma un altro decreto legge – il 221/2021 – l’ha spostata al prossimo 31 marzo, data di chiusura dell’emergenza pandemica. L’altro giorno il Governo ha confermato che non ci saranno altre proroghe allo stato di emergenza e a fine mese verranno sciolti per decreto il Comitato tecnico-scientifico e la struttura commissariale guidata dal generale Figliuolo. La cui firma era in calce all’accordo dell’agosto scorso con il quale Federfarma e Assofarm avevano concordato il calmieramento degli antigenici.

C’è però un altro problema da considerare: dalla fine del mese, infatti, spariscono altre due disposizioni del decreto 126/2021 in tema di tamponi che le farmacie faranno fatica a sostenere a proprie spese: il prezzo agevolato di 8 euro per i 12-18enni (con integrazione di 7 euro da parte della struttura commissariale) e la gratuità per le persone esentate dalla vaccinazione.

La novità potrebbe essere accolta con un certo risentimento dai diretti interessati. Il cronoprogramma approntato dal Governo per l’uscita dall’emergenza, infatti, impone per un altro mese ancora l’uso del green pass base (quello che si ottiene anche con un semplice antigenico) per accedere a mense, concorsi pubblici, corsi di formazione, eventi e competizioni sportive, così come per salire su aerei, navi/traghetti, treni e mezzi di trasporto oppure – nel caso degli over 50 non vaccinati – andare al lavoro.

Ancora per tutto aprile, in sintesi, i non vaccinati dovranno continuare a fare tamponi ma chi usufruiva dei prezzi agevolati dovrà pagare tariffa piena, ossia i 15 euro “calmierati” oppure le tariffe che ogni farmacia vorrà praticare dal primo del mese. Sempre che non intervenga qualche “aggiustamento” da qui a fine mese.