Sono poco più di 4,3 milioni i test antigenici rapidi eseguiti nel periodo agosto-dicembre dalle farmacie del territorio a prezzo agevolato (per i 12-18enni) o in regime rimborsato (per gli esenti dalla vaccinazione covid). E’ quanto si ricava dalla circolare del Commissariato per l’emergenza covid datata 21 marzo, che fa il punto sui tamponi erogati da farmacie e strutture sanitarie dalla firma del protocollo per il calmieramento dei test rapidi (6 agosto) sino alla fine del 2021.
In sintesi, gli antigenici contabilizzati complessivamente dai due canali nei cinque mesi superano i 4,4 milioni, con le farmacie del territorio che hanno sopportato la parte principale dello sforzo: in base ai dati del Commissariato, infatti, i tamponi riportati dalle strutture sanitarie da agosto a dicembre ammontano soltanto a 82mila, un migliaio appena relativi alla categoria esenti.
In sostanza, è stato effettuato nelle farmacie del territorio quasi il 98% degli antigenici contabilizzati nei cinque mesi perché soggetti a rimborso: 4,2 milioni rivolti ai minorenni tra i 12 e i 18 anni, un milione circa agli esenti.
L’enorme sforzo assicurato dalle farmacie nella campagna di screening emerge anche dal totale dei punti prelievo impegnati: le farmacie che tra agosto e dicembre hanno offerto il servizio tamponi sono più di 11mila (quasi novemila nei primi due mesi). Le strutture sanitarie invece sono 407, poco più della metà già attive nei primi due mesi.
La Lombardia fa ancora una volta la parte del leone: le farmacie che hanno effettuato tamponi nei cinque mesi considerati sono più 1.700, il 15% circa del totale. E i tamponi eseguiti sono più di 683mila, più o meno la stessa quota percentuale sul totale dei test contabilizzati complessivamente dalle farmacie.