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Assogenerici a Renzi: tutta la farmaceutica aiuta lo sviluppo, pure l’off patent

2 Aprile 2020

Non è proprio piaciuta ad Assogenerici l’uscita del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che a proposito di terapie contro il coronavirus ha parlato di un’Italia che ha «scommesso sul generico quando la risposta verrà dal vaccino e cioè dalla ricerca». Immediata la replica dell’associazione, che in un comunicato diffuso ieri ha definito «indecente» parlare di scommesse. «Il mondo intero è impegnato nella messa a punto di un vaccino e nella contemporanea sperimentazione di molecole note che possano rivelarsi utili per il trattamento della pandemia» osserva il presidente Enrique Häusermann «il senatore Renzi dovrebbe forse fare visita alle nostre aziende e alle migliaia di collaboratori che proprio nelle aree di crisi del Nord Italia stanno facendo sforzi immani da settimane per fornire farmaci generici essenziali a tutte le terapie intensive».

Come tutti in questo Paese, prosegue Häusermann, «ci auguriamo che venga al più presto individuato un protocollo terapeutico adeguato al trattamento del Covid-19, perché sia possibile lasciarsi alle spalle queste terribili settimane. Su una cosa siamo d’accordo con Renzi: la farmaceutica aiuta lo sviluppo. Tutta la farmaceutica, anche quella che lui oggi ha denigrato con affermazioni gravi ed offensive, senza la quale la situazione nelle terapie intensive italiane sarebbe gravissima. Siamo felici di aver potuto fare la nostra parte. E auguriamo a chi produce vaccini di poter fare la propria. Al più presto, per il bene di tutti».

«I farmaci generici sono oggi largamente usati dagli italiani» commenta la presidente di Federfarma Lombardia, Annarosa Racca «che hanno imparato nel tempo a conoscerli e apprezzarli. Non va poi dimenticato che a questa categoria di medicinali va anche il merito di avere liberato risorse che possono essere utilizzate nella ricerca di nuovi e più avanzati farmaci. Proprio la ricerca che oggi sta lavorando su vaccini e molecole con cui rispondere all’epidemia di covid-19».