Nel primo trimestre di quest’anno la spesa per farmaci generici transitata dalle farmacie del territorio ha toccato i 391 milioni di euro e i 110,4 milioni di confezioni vendute. Tenuto conto che nello stesso periodo la spesa farmaceutica complessiva (sempre nel canale) è arrivata a 2,7 miliardi di euro per un totale di 491,6 milioni di pezzi, se ne ricava che i generici puri pesano sul mercato della farmacia per il 14,2% a valori e il 22,47% a consumi. I dati arrivano dal rapporto trimestrale realizzato dall’Ufficio studi di Assogenerici su dati Iqvia: il giro d’affari dei farmaci equivalenti, branded o generici puri, continua a mantenere il proprio baricentro in classe A, dove si concentra l’89% delle confezioni vendute e l’83% del fatturato realizzato; molto più contenuta, invece, l’incidenza in classe C (9% a volumi e 16% a valori) e nel senza ricetta, dove gli off patent non superano il 2% a volumi e l’1% a valori). Nel solo canale farmacia, invece, i fuori brevetto assorbono il 74% delle confezioni vendute nel canale e il 62% a valori, con una netta predominanza dei branded (che quotano il 70% a volumi e il 76% a valori del mercato degli equivalenti).
Nel periodo gennaio-marzo 2019 la spesa in farmacia per i farmaci rimborsati (classe A) continua a mostrare il segno meno, anche se la contrazione si ferma poco sotto il punto percentuale (-0,7%). La responsabilità è da addebitare ai farmaci ancora coperti da brevetto, che arretrano dell’8,4% rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre i farmaci a brevetto scaduto e in particolare i generici puri fanno registrare una crescita dell’8,2%.
Scenario invariato anche nella distribuzione geografica dei consumi: al primo posto svetta sempre la Provincia autonoma di Trento (dove gli off patent rappresentano il 42,6% del totale), seguita da Lombardia (38,7%), Friuli Venezia Giulia (36,8%) ed Emilia Romagna (36,4%). Chiude la classifica la Calabria (20% di equivalenti) preceduta da Basilicata (20,2%), Campania (21,2%) e Sicilia (21,5%). Ammonta infine a 289,2 milioni di euro la compartecipazione sulla quota di rimborso pagata dai cittadini nel primo trimestre dell’anno per ottenere il branded anziché il generico: l’incidenza più alta in Lombardia (38 milioni di euro), seguita da Lazio (37 milioni), Campania (34 milioni) e Sicilia (30 milioni).