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Brevetti, Cattani (Farmindustria): l’Ue ci fa fare il passo del gambero

27 Aprile 2024

L’industria farmaceutica gioca un ruolo di primo piano nelle Scienze della Vita, grazie all’eccellenza dei suoi ricercatori e delle sue risorse umane. Anche in Italia, dove le domande di brevetto in quest’area sono cresciute del 32% negli ultimi 5 anni, più della media Ue (15%) e degli altri settori a livello nazionale (16%). «È il momento quindi di alzare l’asticella, migliorando la competitività e assicurando innanzitutto una piena tutela della proprietà intellettuale, che rafforzi e favorisca gli investimenti delle imprese per rispondere alla concorrenza internazionale e all’aumento dei costi delle materie prime».

È quanto dichiara il presidente di Farmndustria, Marcello Cattani, in occasione della Giornata mondiale della proprietà intellettuale che si è celebrata ieri: «Le imprese che continuano a credere nella nostra Nazione» ha ricordato cattani «generano una produzione il cui valore ammonta a 50 miliardi, di cui oltre 49 di export, e investono 3,5 miliardi all’anno sul territorio. Un ruolo riconosciuto anche dal Governo che sta promuovendo in ogni sede il valore strategico della filiera».

L’Europa invece, con l’approvazione della revisione della legislazione farmaceutica Ue, ha deciso di accorciare la durata della proprietà intellettuale. Proprio mentre altri competitor – come Usa, Cina, India, Paresi Arabi – vanno in direzione opposta. «È stata una giornata nera per la salute dei pazienti, per l’accesso alle cure e per il patrimonio industriale delle Life Sciences» è la valutazione di Cattani «proprio per questo è necessario un veloce cambiamento culturale che riporti l’innovazione e l’industria al centro. Per evitare di fare passi indietro, come il gambero».