Su carenze e indisponibilità nelle forniture di farmaci il ministero della Salute aprirà un «tavolo di lavoro permanente» con le organizzazioni della filiera «per definire la reale entità del fenomeno e indicare proposte risolutive». Lo fa sapere lo stesso dicastero in una nota diffusa ieri dopo un incontro tra funzionari della Salute e rappresentanti dell’Aifa e del comparto farmaceutico. «Il Ministro» spiega il comunicato «ha posto all’attenzione dell’incontro l’individuazione dei farmaci che registrano una reale carenza, interventi di risposta a breve e medio termine per far fronte tempestivamente ai bisogni dei cittadini e la definizione di attività di comunicazione e sensibilizzazione al fine di evitare allarmismi e conseguenti ingiustificate corse all’acquisto». Il tavolo, prosegue la nota, sarà istituito con decreto ministeriale e vedrà la partecipazione di Nas e medici di medicina generale.
Positive le prime reazioni della filiera. «Quello di oggi (ieri per chi legge, ndr) è stato un momento di confronto positivo tra i diversi stakeholder, da cui sono emerse situazioni da monitorare, ma non bisogna fare allarmismo» commenta all’Ansa il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani «c’è stato negli ultimi mesi un trend in aumento della discontinuità di approvvigionamento con situazioni a macchia di leopardo. Ma dei 3.000 farmaci mancanti, 1.500 sono sostituibili e le carenze sono concentrate in alcune aree, ad esempio antidepressivi, antinfiammatori, antibiotici, neurolettici, diuretici».
«Le aziende farmaceutiche» ha detto ancora Cattani «stanno facendo ogni sforzo per garantire continuità di produzione e distribuzione dei farmaci, cercando di reperire principi attivi e materie prime su altri mercati oltre a quelli in genere utilizzati. Ma è importante aumentare l’autonomia dell’Italia, che è tra i principali produttori di farmaci ma dipende dall’estero per quanto riguarda i principi attivi e il materiale per il packaging».
Intanto al Senato le opposizioni (Iv-Az, Pd, M5S e Gruppo Misto) hanno chiesto al ministro Schillaci un’informativa urgente sul problema delle carenze, perché «c’è una grande preoccupazione nella popolazione rispetto a quello che sta avvenendo nelle nostre farmacie, peraltro in un momento in cui c’è un aumento dei casi di influenza e dei casi di difficoltà, soprattutto per le persone anziane».