Raddoppiano i tavoli di concertazione sulle indisponibilità dei farmaci nel circuito distributivo (in ossequio alla terminologia ufficiale dell’Aifa: indisponibilità per definire i casi di irreperibilità momentanea e localizzata, carenza per quelli duraturi che derivano da disfunzioni produttive o logistiche). Al tavolo costituito quattro anni fa da Aifa e filiera – che nel 2016 generò il Protocollo di autodisciplina con cui le sigle della filiera si impegnavano a rispettare il d.lgs 219/2006 secondo «un’interpretazione lineare» delle norme sulla distribuzione intermedia – si aggiunge ora un secondo “tavolone”, con un corposo numero di sedie in più per accogliere ministero della Salute, Agenas e Regioni.
Ad annunciare la nascita di questo secondo gruppo di lavoro un comunicato diffuso ieri dal ministro Giulia Grillo, che lega l’iniziativa alla «ciclicità» del problema carenze. «È necessario creare finalmente una strategia strutturale in grado di superare un problema non più tollerabile» è la dichiarazione del Ministro «la periodica carenza di farmaci è una piaga che spesso mette a rischio la salute dei pazienti. Chi ha bisogno di terapie non può vivere nell’angoscia di non avere a disposizione i medicinali per curarsi».
Prima riunione del tavolo il 2 luglio, invitati – oltre ai soggetti istituzionali già citati – anche Agenzia del farmaco, Farmindustria, Assogenerici, Federfarma e distributori-grossisti. «Va fatto un lavoro integrato tra chi produce, chi distribuisce e i farmacisti» ha detto ancora il Ministro «già nel Decreto Calabria, all’articolo 13, abbiamo previsto importanti norme su cui ho ricevuto il pieno sostegno dalle associazioni dei pazienti e dai rappresentanti delle aziende del settore. Sono certa che con il contributo di tutti potremo superare le criticità e garantire il diritto alla continuità terapeutica a ogni paziente. Adesso si tratta di passare dalle parole ai fatti».