«Per le imprese farmaceutiche la R&S è vitale per assicurare nuove terapie o rendere quelle già esistenti più efficaci. E i risultati sono concreti. In Italia grazie ai farmaci 260mila persone sono guarite dall’epatite C. E in dieci anni coloro che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore sono un milione in più». Sono le parole con cui il presidente di Farmindustria, Marcello Cattani, ha salutato la Notte europea dei Ricercatori, celebrata ieri sera in tutta l’Ue.
I traguardi raggiunti dalla ricerca, ha continuato Cattani, sono frutto dell’impegno di donne e uomini che ch lavorano con passione. «In Italia, dei circa 69.000 addetti, 6.900 sono proprio occupati nella R&S. E di questi il 53% sono donne. Tra il 2017 e il 2022 l’occupazione di under 35 ha fatto registrare un +16% e quella femminile un +13%».
Senza dimenticare che Farmindustria e aziende sono da tempo impegnate in progetti che coinvolgono scuole superiori, Its Academy e Università per favorire la formazione e l’occupazione. Ma soprattutto per trasmettere l’amore per la scienza e far acquisire agli studenti le competenze tecniche oggi necessarie nel nostro settore.
«La Notte europea dei Ricercatori» ha concluso Cattani «è un’occasione unica per creare sinergie tra comunità scientifica e cittadini, per diffondere la cultura scientifica e avvicinare tutti, in particolare i giovani, all’affascinante mondo della Ricerca».