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Contratto collaboratori, trattativa in stallo sugli aumenti economici

19 Aprile 2025

Si è fermata sulla proposta economica la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle farmacie private aderenti a Federfarma. L’ultimo incontro, risalente al 15 aprile, ha confermato l’impasse: l’associazione dei titolari ha ribadito l’offerta già avanzata nei precedenti round, ovvero 120 euro lordi di aumento nel triennio. Un importo che le organizzazioni sindacali giudicano irricevibile.

Filcams Cgil e Uiltucs hanno diffuso a pochi giorni di distanza due comunicati che, in piena sintonia, evidenziano la distanza siderale tra le parti. Secondo i sindacati, la proposta economica avanzata da Federfarma è ben lontana dalle richieste presentate al tavolo, che puntano non soltanto a un pieno recupero del potere d’acquisto perso negli ultimi anni – anche a causa dei ritardi nell’ultimo rinnovo – ma anche a una diversa politica salariale, coerente con l’orientamento confederale e il nuovo ciclo di contrattazione nazionale.

«Le farmaciste, i farmacisti e gli addetti delle farmacie si aspettano un rinnovo diverso dal passato» scrive la Filcams, e «la cifra proposta è totalmente inaccettabile». La Uiltucs rincara: «La delegazione sindacale, in maniera unitaria, ha ribadito l’inaccettabilità assoluta della proposta, lontanissima dalle nostre richieste».

In mancanza di segnali di apertura, le sigle confederali si preparano ora a un rilancio sul piano politico e mobilitativo. Per il 7 maggio è stato convocato un coordinamento unitario delle delegate e dei delegati, con l’obiettivo di «definire le prossime iniziative» e valutare azioni che coinvolgano anche il Ministero della Salute, le Regioni e i cittadini, per spingere l’associazione datoriale a tornare al tavolo con una proposta radicalmente diversa.