Non ci può essere accessibilità alle cure senza sostenibilità della distribuzione del farmaco, la cui attuale crisi rappresenta di fatto una minaccia per tutta la filiera farmaceutica. È la parola d’ordine risuonata ieri nella giornata inaugurale della IX Convention di Federfarmaco e Federfarma Servizi, che ha richiamato a Roma le cooperative della distribuzione controllate dai farmacisti. L’attenzione non poteva che rivolgersi al difficile momento in cui versa il comparto intermedio e il tema è stato infatti al centro dell’intervento con cui il presidente di Federfarmaco, Vittorino Losio, ha aperto i lavori.
«Stiamo vivendo una crisi complessa» ha ricordato «acuita in particolare dagli aumenti dei tassi di interesse e del costo del lavoro. Se non ne usciamo, subirà un indebolimento anche la farmacia perché è grazie alla distribuzione intermedia che la farmacia garantisce un accesso rapido alle cure».
Federfarmaco è un tassello di questo sistema: attraverso le cooperative socie (una decina in tutto) assiste con i suoi servizi più di novemila farmacie e vale il 40% del mercato della distribuzione. «Siamo un partner autorevole per le farmacie e per l’industria» ha detto ancora Losio «e oggi la sfida è fare sistema per scongiurare rischi di disintermediazione».
Losio ha anche fatto cenno ai progetti di fusione attualmente in corso tra Cef – la cooperativa che preside – e Unico: «La joint venture non va vista come una minaccia ma è la conferma che fare sistema rappresenta un imperativo categorico per tutta la filiera».
Il messaggio è stato ribadito anche da Fabio Mascherpa, da un paio di mesi dg di Federfarma Servizi dopo l’uscita di Maurizio Stroppa a fine settembre, che ha confermato l’esistenza di progetti di riorganizzazione e rilancio per la società di servizi. «Stiamo redigendo un Piano industriale» ha detto in particolare «che assicuri la sostenibilità di Federfarmaco per i nostri soci, per i nostri partner industriali e anche per il nostro personale».
Alessandro Rosso, head of marketing & private label, ha passato in rassegna i progetti di Federfarmaco per le farmacie (dalla carta fedeltà alla private label Profar), mentre Giampietro Brunello, che presiede il collegio dei sindaci di Federfarmaco, ha ricordato il rapporto che lega distributori e farmacie: «La farmacia» ha detto «deve il proprio successo alla distribuzione».