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Convention New Line: le farmacie nelle catene del capitale sono solo il 6,4%

3 Ottobre 2024

Rispetto alle quasi 1.980 farmacie che si contano in Italia, quelle che appartengono alle catene del capitale sono ormai il 6,4% del totale, mentre le farmacie davvero indipendenti – cioè che non sono organizzate in reti di alcun genere, sono poco più del 35%. I numeri arrivano da New Line Ricerche di Mercato, che ieri a Milano ha chiamato a raccolta aziende e operatori della filiera per la sua seconda convention annuale. «Siamo felici di ritrovarci un anno dopo» ha detto Simone Nucci aprendo i lavori «l’impegno è quello di proseguire nella condivisione di idee e di progetti sulle tematiche più rilevanti per il nostro settore».

A presentare una fotografia aggiornata del mercato della farmacia ha provveduto Elena Folpini, managing director di New Line: «Nel 2024 fattori esogeni come l’epidemia influenzale e le condizioni climatiche hanno inciso sulla domanda in farmacia. La distanza dal medico di medicina generale ha aumentato l’acquisto diretto di farmaci e rafforzato il ruolo del farmacista. L’evoluzione del canale richiede all’industria di rivedere le strategie, comprendendo meglio i driver del sellout.

Altro tema assolutamente attuale, quello dell’ottimizzazione dei magazzini: i dati presentati da New Line dicono che nella farmacia è in atto un progressivo alleggerimento delle scorte (per esempio, nel 2023 gli stock di sop/otc sono calati dell’11% rispetto alal media 2017-2019), ma una domanda “capricciosa” per la variabilità stagionale è sempre in agguato (nel I semestre 2024 la stessa categoria di prodotti ha visto un incremento degli stock del 10,6% sullo stesso periodo del 2023).

Paolo Bertozzi, founder e patner di TradeLab, ha invece proposto una fotografia dei cambiamenti cui la farmacia è chiamata da consumatore e industria: «La farmacia si evolve come canale retail, con un terzo dei clienti che acquista prodotti commerciali e un crescente interesse per i servizi. La competenza del personale e l’assortimento diventano quindi fattori chiave. La distribuzione si concentra e chiede all’industria modelli di vendita più efficaci e partnership strategiche».

Generoso Branca, ricrcatore di Channel Retail Lab, ha proposto una “metanalisi” di quanto propone la letteratura scientifica sulla Trade Marketing effectiveness, ossia l’efficacia delle strategie di trade marketing che intercoirrono tra fornitore e distributore, evidenziando l’importanza di una stretta collaborazione basata su fiducia, obiettivi condivisi, scambio di informazioni e compliance.

Infine nella tavola rotonda che ha chiuso i lavori, moderata da Agostino Grignani, i relatori Ermanno Ferri, Salvatore Butti, Umberto Comberiati, Luigi Corvi, Gaetano Colabucci hanno concordato sulla necessità di coltivare una cultura del sell out oggi indispensabile per l’industria e di formare farmacie e informatori scientifici. Si è discusso anche dell’importanza di ottimizzare spazi e risorse, rendendo la farmacia più selettiva e focalizzata su linee di prodotti mirate, con le aziende come partner strategici.