L’indagine conoscitiva sulla distribuzione diretta avviata dalla commissione Affari sociali della Camera nell’ultima legislatura ritornerà anche nella nuova. Questo almeno è ciò che promette Marcello Gemmato, il deputato di Fratelli d’Italia che nel 2019 avanzò per primo la proposta di un approfondimento parlamentare su efficacia ed economicità del doppio canale. L’annuncio arriva dalla Convention di Valore Salute, il network di Comifar che raggruppa 780 farmacie in tutta Italia, attualmente in corso a Chia (provincia di Cagliari).
L’indagine, come si ricorderà, era effettivamente partita all’inizio dell’anno con un ciclo di audizioni tra i soggetti interessati (medici, farmacie, produttori, farmacisti ospedalieri. Regioni e via a seguire). Il programma degli incontri era stato completato e la Commissione aveva cominciato a redigere la relazione finale, da discutere nel gruppo di lavoro. La fine della legislatura, però, ha fermato tutto.
Da un punto di vista tecnico, se l’indagine dovesse essere riavviata occorrerebbe ricominciare daccapo, per consentire ai nuovi commissari di interrogare sigle e soggetti auditi. Ma la speranza dei promotori è che stavolta si possa procedere più speditamente, anche sulla scorta del lavoro già fatto.
Ma alla convention di Valore Salute si è parlato anche di farmacia dei servizi. Lo ha fatto Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, che ha ricordato come la sua Regione sia stata tra le prime a integrare la farmacia dei servizi nella sanità lombarda. Con la pandemia hanno acquisito particolare risalto le vaccinazioni, contro covid e da contro l’influenza, per la quale da qualche girono è stato rinnovato il protocollo regionale: hanno già aderito più di 650 farmacie, ha detto Racca, che rappresentano un buon numero ma dobbiamo assolutamente riuscire ad arrivare in breve tempo a un migliaio».
Per quanto concerne la vaccinazione covid, invece, sono più di 900mila le dosi somministrate dalle farmacie lombarde dallo scorso novembre, quando la campagna è stata aperta ai farmacisti del territorio. «È un valore» ha concluso Racca «che ribadisce quanto sia centrale per la campagna il contributo dei presidi del territorio».