Ha avviato ieri i motori il gruppo tecnico ristretto tra Sisac e sindacati delle farmacie che deve dare la prima “setacciata” alla bozza di convenzione messa a punto da Federfarma e Assofarm per poi lasciare al tavolo negoziale (e alle delegazioni al gran completo) il confronto politico. Quattro ore di lavoro intenso nelle quali sono stati passati al vaglio una dozzina di articoli: un lavoro di cesello su parole e virgole, messe sotto la lente dal punto di vista formale per rimuovere ambiguità e discordanze. E dove le proposte della bozza elaborata dai due sindacati sconfinavano dal recinto dell’Atto di indirizzo, come nel caso dei livelli di contrattazione (Federfarma e Assofarm ne vorrebbero tre, nazionale, regionale e aziendale; la parte pubblica soltanto i primi due), i tecnici della Sisac tiravano una linea e rimandavano per avere il tempo di consultare prima il Comitato di settore delle Regioni.
Il gruppo tecnico tornerà a riunirsi giovedì prossimo, con la speranza di chiudere entro quella data tutti gli articoli della bozza. Quindi, in un giorno ancora da individuare, il confronto riprenderà al tavolo principale dove Sisac e sindacati si confronteranno sui contenuti politici e cercheranno di trovare la quadra finale. Regioni permettendo, ovviamente.