Assegnare la presidenza delle commissioni farmaceutiche a uno dei rappresentanti aziendali? Non se ne parla neanche. Allungare i tempi dei pagamenti e ridurre l’ammontare dell’acconto d’inizio anno? Niente da fare. I requisiti strutturali richiesti alle farmacie per erogare servizi di autodiagnosi o consulenza? Idem come sopra. Contiene parecchi no alle proposte formulate a luglio dalla Sisac la “contro-piattaforma” per il rinnovo della Convenzione che Federfarma e Assofarm recapiteranno in questi giorni al coordinatore della Struttura interregionale, Vincenzo Pomo. Presentata ieri all’assemblea nazionale della Federazione, la bozza messa a punto dai due sindacati non decreta la rottura del negoziato ma piuttosto misura accuratamente le distanze che dividono le parti. E che dunque dovranno essere colmate se c’è la reale intenzione di arrivare a un’intesa.
Il messaggio più forte che Federfarma e Assofarm recapitano alla Sisac, intanto, riguarda la farmacia dei servizi: il menù delle prestazioni erogabili si allunga e tra le voci entra la telemedicina, di cui non si faceva menzione nella bozza di luglio. E i fondi per finanziare le farmacie su tali servizi dovranno essere reperiti attraverso risorse fresche e non partite di giro, come vorrebbe la Sisac con la proposta di convertire la trattenuta dello 0,02% e il contributo dello 0,15%. Quanto alla riforma complessiva della remunerazione, se ne parlerà interamente al tavolo di trattativa con l’Aifa, che peraltro non si sa quando si aprirà. In ogni caso, già a luglio Federfarma e Assofarm avevano avvertito esplicitamente la Sisac che la firma sulla nuova Convenzione, se e quando si riuscirà a chiudere, verrà apposta soltanto in concomitanza con la stipula di un’intesa con l’Agenzia del farmaco sulla nuova remunerazione.
Dall’Assemblea di ieri, intanto, Federfarma Lombardia esce soddisfatta: «La contro-bozza presentata ai delegati» spiega la presidente dell’Unione regionale, Annarosa Racca «recepisce buona parte delle proposte che avevamo inviato a luglio alla Federazione, dopo aver sottoposto una lettura critica della bozza redatta dalla Sisac. Ci aspettiamo che il sindacato nazionale sostenga la farmacia dei servizi, per la quale tanto abbiamo lavorato, e lavori con l’Aifa per portare l’innovazione in farmacia».