filiera

Convenzione: il Veneto sospende il contributo dello 0,15%

19 Marzo 2025

Con l’entrata in vigore della nuova Convenzione (dal 6 marzo, come riferito da Federfarma), scattano le prime applicazioni dell’articolo 23 che converte il contributo dello 0,15% (ex dpr 371/98) a carico delle Asl in un Fondo regionale di solidarietà per le farmacie a basso fatturato. Tra le Regioni a dare celermente disposizioni al riguardo il Veneto, che in una nota del 13 marzo scorso ha dato indicazioni alle Asl di «sospendere l’erogazione all’Enpaf del contributo partire dal mese di marzo».

La disposizione, specifica la circolare, scatta «nelle more della definizione dell’istituzione del Fondo regionale di solidarietà destinato alle farmacie a basso fatturato», di cui all’articolo 23 dell’Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private sancito il 6 marzo dalla Conferenza Stato-Regioni.

FPress ha contattato l’Enpaf per sapere se risulta che altre Regioni abbiano già adottato disposizioni analoghe ma al momento dalla cassa di previdenza non sono giunte risposte. Come si ricorderà, fino a oggi il contributo dello 0,15% (calcolato sulla spesa farmaceutica del 1986) è versato trimestralmente dalle Asl all’Enpaf, che poi procede alla corresponsione ai titolari di farmacie private, persone fisiche o società. La procedura di riscossione e pagamento, tuttavia, è laboriosa: le Asl ricevono dalla cassa di previdenza un tabulato con l’elenco degli esercizi in attività al 31 dicembre dell’anno precedente, verificano i dati e restituiscono gli elenchi perché l’ente proceda ai versamenti nel corso dell’anno. La cassa quindi invia agli aventi diritto una comunicazione con modulistica allegata, da compilare e rispedire per ottenere il contributo.

Non tutte le Asl però espletano le incombenze a loro carico con la dovuta solerzia e qualcuna neanche rimanda indietro i tabulati. E così, senza elenchi certificati, la cassa dei farmacisti non può provvedere al versamento dei contributi, che rimangono a dormire nella gestione separata. E nella nuova convenzione non ci sono indicazioni sul destino di questi fondi non riscossi.