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Convenzione, si torna a trattare il 21 novembre ma il confronto è in salita

6 Novembre 2019

Per le farmacie del territorio rischia di ripartire in salita la trattativa con la Sisac per il rinnovo della convenzione. La riapertura è fissata per giovedì 21 novembre, ma la convocazione trasmessa nei giorni scorsi dalla stessa Sisac a Federfarma e Assofarm è accompagnata da una nuova proposta d’intesa che respinge gran parte delle proposte formulate dalle due organizzazioni nelle riunioni di luglio e settembre. Anzi: secondo quanto trapela, la nuova bozza ripropone in buona parte la piattaforma d’avvio con cui la rappresentanza delle Regioni aprì il confronto nel luglio 2018. E che Federfarma e Assofarm bocciarono fin dal primo incontro negoziale.

La trattativa, in sostanza, rischia di andare al muro contro muro, perché la nuova proposta discende dall’incontro che l’11 ottobre scorso ha messo attorno a un tavolo i negoziatori della Sisac e i loro “mandanti”, ossia le Regioni. Lo scopo della riunione, com’era stato spiegato alle farmacie a fine settembre, era quello di esporre agli assessorati regionali le richieste di Federfarma e Assofarm, che per essere accolte avrebbero dovuto costringere il Comitato di settore-sanità a riscrivere l’atto di indirizzo (ossia il documento che fissa le linee guida del rinnovo convenzionale). Che cosa sia stato detto in quell’incontro non è noto, ma a giudicare dalla nuova bozza il sospetto è che le Regioni abbiano rifiutato riscritture e aggiustamenti. La prima piattaforma della Sisac, dunque, rimane il testo di riferimento sul quale le farmacie dovranno negoziare la nuova Convenzione. Intanto, Federfarma e Assofarm sono state convocate venerdì al ministero della Salute per un incontro i cui contenuti non sono stati anticipati.

Per i suoi lettori, FPress ripropone qui di seguito la tabella pubblicata a luglio che metteva a confronto piattaforma della Sisac e richieste delle farmacie.