Luce verde ieri dalla Conferenza Stato-Regioni alla nuova Convenzione tra Ssn e farmacie che Sisac e sindacati di categoria (Federfarma e Assofarm) avevano siglato a dicembre. «Abbiamo approvato un Accordo che garantirà maggiore accessibilità ai servizi nei territori, in particolar modo per quelli che riguardano la gestione delle patologie croniche e la prevenzione» è il commento di Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità. Come ricorda una nota delle Regioni, tra le innovazioni più rilevanti previste nell’Accordo (che diventerà operativo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) l’estensione dei servizi disponibili, che comprenderanno prenotazioni di visite, somministrazioni vaccinali, test diagnostici, telemedicina e prestazioni professionali.
«Si tratta di un contratto che riguarda circa 19 mila farmacie private e 1.700 farmacie pubbliche» ha ricordato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga «e ne ridefinisce il ruolo di presidi essenziali e vicini alle esigenze di salute dei cittadini».
Soddisfazione anche da Federfarma: «Ringraziamo i presidenti Massimiliano Fedriga e Marco Alparone per la proficua e solerte collaborazione» dichiara il presidente Marco Cossolo «ringrazio anche il Governo Meloni, in particolare il ministro della Salute Orazio Schillaci e il Sottosegretario Marcello Gemmato, per il ruolo determinante svolto nella pronta revisione dell’Atto di Indirizzo, che ha consentito l’accelerazione dell’intero iter del provvedimento».
La Convenzione, ricorda Federfarma, aggiorna dopo ben 26 anni la normativa che regola il rapporto tra le farmacie e il Servizio sanitario nazionale, adeguandola alle nuove esigenze di assistenza sanitaria territoriale e all’evoluzione vissuta dalla farmacia in questi anni. «Grazie alla nuova Convenzione» riprende Cossolo «i servizi in farmacia saranno erogati e disciplinati in maniera strutturata ed uniforme per consentire ai cittadini un accesso equo sull’intero territorio nazionale. Tutte le farmacie opereranno secondo gli standard previsti, in qualità di presidi sanitari di prossimità, anello di congiunzione tra cittadino e Ssn».