Lezioni scolastiche in videochat, smartworking nelle aziende per consentire ai dipendenti di lavorare da casa, teleconsulti negli studi medici per evitare che le sale d’attesa si affollino. E per quanto concerne le ricette Ssn, invio del Nre tramite sms o mail al paziente, che così non ha altro da fare che recarsi in farmacia e ritirare i farmaci. Nella zona rossa, le aree-focolaio sottoposte da più di una settimana a isolamento, la vita di tutti i giorni va avanti grazie a digitalizzazione e alle nuove tecnologie, che al posto delle persone fanno viaggiare i dati. Ne riferisce il reportage di Rosanna Magnano “Quarantena 2.0”, trasmesso sabato 29 febbraio da Radio24: tra le esperienze, in particolare, il servizio cita la circolare diramata dalla Regione il 26 febbraio previo accordo con Federfarma Lombardia e medici di famiglia, grazie alla quale gli assistiti possono presentarsi in farmacia soltanto con il codice univoco della ricetta e la tessera sanitaria. Il farmacista recupera dal Siss la prescrizione, stampa il promemoria e dispensa i farmaci, con un consistente snellimento dell’abituale “giro” dallo studio del medico.
Federfarma aveva dato notizia della circolare in un comunicato diffuso il giorno stesso, nel quale si metteva in luce che sfoltire le tappe e inviare direttamente in farmacia gli assistiti che hanno bisogno soltanto di una prescrizione o del rinnovo della ricetta contribuisce alla prevenzione e abbrevia le uscite. «Il Servizio sanitario regionale e i suoi operatori» aveva commentato Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «stanno facendo quadrato per fronteggiare la diffusione del Covid-19. Anche in questo caso la farmacia può recitare un ruolo fondamentale e grazie alla collaborazione con i medici di mg ci siamo messi a disposizione per stampare le ricette direttamente al banco».