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Speranza: puntiamo sulla prossimità. Moratti: farmacie da valorizzare

16 Maggio 2022

«Se la prossimità è il paradigma del nuovo Ssn, le farmacie ne rappresentano un tassello indispensabile». Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’intervento a distanza con cui l’altro ieri ha aperto il convegno “politico” di Cosmofarma Exhibition 2022, dedicato al futuro della farmacia italiana. «Non si può che esprimere gratitudine» ha detto Speranza «per quello che hanno fatto le farmacie in questi due anni, nei quali sono state costantemente al fianco degli italiani».

«Oggi» ha continuato il Ministro (nella foto in homepage, la partecipazione a Cosmofarma 2021) «le farmacie sono un luogo ancora più aperto dove il cittadino può trovare assistenza e aiuto. Per questo abbiamo riconfermato le vaccinazioni e i tamponi in farmacia (con un emendamento al ddl di conversione del decreto Riaperture, ndr) e per questo stiamo lavorando sulla nuova remunerazione».

Che i tempi siano cambiati, ha osservato Speranza, lo dimostrano anche i finanziamenti. «Mai come negli ultimi anni sono state investite risorse nel Ssn: quando sono arrivato il Fondo sanitario ammontava a 114 miliardi, ora ne vale 124 cui si aggiungono i 24 miliardi del Pnrr».

Ha espresso apprezzamento per questo nuovo corso il presidente della Fofi, Andrea Mandelli: «Troppe volte in passato si è parlato di Sanità come di un costo» ha ricordato «grazie alle farmacie le cose sono cambiate e ora il tema è la prossimità. Non si può fare assistenza sul territorio senza prossimità». Vale anche per i medici, ai quali Mandelli ha rivolto l’invito di mettere da parte le polemiche sulla vaccinazione in farmacia: «I curanti vanno negli hub a vaccinare ma c’è bisogno di loro negli studi medici, dove dovrebbero fare i clinici».

Per la farmacia, invece, i temi sul tavolo rimangono distribuzione diretta e remunerazione: «Con il paxlovid» ha detto il presidente della Fofi «abbiamo dimostrato a costo zero che le farmacie possono assicurare velocemente il farmaco a tutti, cosa che non riescono a fare le strutture ospedaliere. Lavoriamo quindi per portare tutti i farmaci in farmacia e per dare ai titolari una nuova remunerazione».

I tempi li ha indicati nel suo intervento Marco Cossolo, presidente di Federfarma: «Il ministro della Salute chiederà alle Regioni una revisione dell’Atto d’indirizzo (la piattaforma che fa da riferimento alle trattative per il rinnovo della convenzione, ndr) perché venga aggiornato con le ultime novità relative ai servizi. Intanto l’Aifa sta valutando il modello messo a punto da Federfarma perché la nuova remunerazione entri nella Legge di bilancio per il 2023».

Un ringraziamento a quanto fatto dalle farmacie durante la pandemia è arrivato da Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia. «Non mi piacciono le Case di comunità» ha ribadito «bisognerebbe lavorare per far arrivare l’assistenza ovunque valorizzando la farmacia e la sua capillarità. Grazie ai farmacisti del territorio vinceremo le nuove sfide cui sarà chiamato il Ssn nei prossimi anni».

«Anche nei periodi più difficili della pandemia le farmacie hanno garantito ai cittadini i servizi essenziali» ha aggiunto in un intervento video la vicepresidente della Regione Lombardia con delega al Welfare, Letizia Moratti «nell’emergenza le farmacie sono state capaci di supportare validamente il sistema sanitario anche attraverso l’erogazione di ulteriori servizi indispensabili, come la somministrazione del vaccino anti-Covid e dei tamponi, aiutando le strutture sanitarie a gestire le lunghe code e le richieste degli assistiti».

 

 

La vicepresidente della Lombardia ha ricordato in aggiunta «la consegna di alcune categorie di farmaci, che nel pre-covid erano erogate dalle farmacie degli ospedali, e l’attuale coinvolgimento della rete nella distribuzione del paxlovid. Questo è un punto molto importante, perché va nella direzione di riportare in farmacia quei farmaci che oggi sono in ospedale, ma che hanno un’indicazione per uso domiciliare e per il trattamento della cronicità». La Regione Lombardia, ha assicurato Moratti, «vuole proseguire sulla strada della valorizzazione del ruolo delle farmacie all’interno del sistema sanitario». In tal senso, ha annunciato, nelle farmacie lombarde partirà presto il servizio di scelta e revoca del medico curante.

«E’ stato bello festeggiare il 25 anni di Cosmofarma con un’edizione che non solo sancisce la ripresa degli incontri in presenza ma conferma anche il prestigio assoluto di questa manifestazione» commenta a FPress Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia «lo testimonia l’enorme affluenza di questi tre giorni, che dimostrano la voglia dei farmacisti di investire nella professione».