Dalla Conferenza delle Regioni arriva un’altra fumata nera sul rinnovo dei vertici della Sisac, la Struttura interregionale sanitari convenzionati che negozia i rinnovi contrattuali di farmacie e medici di famiglia. Il punto era all’ordine del giorno della seduta di giovedì scorso, 17 gennaio, ma neanche in questa occasione (come già nella precedente, il 20 dicembre) i governatori sono riusciti a trovare un’intesa e la questione è stata rinviata un’altra volta. Lo scoglio ancora insormontato rimarrebbe il nome del successore di Vincenzo Pomo, il coordinatore uscente: il suo mandato è scaduto a ottobre e secondo alcune fonti si farebbe sempre più improbabile il rinnovo dell’incarico, ma le Regioni faticano a trovare una convergenza sulla persona che dovrebbe subentrare.
Si protrae così lo stallo in cui versano da mesi i tavoli di trattativa aperti in Sisac. Innanzitutto c’è la negoziazione con le farmacie per il rinnovo della convenzione: l’ultima seduta rimane quella del luglio scorso, in cui venne discussa la bozza di contratto elaborata dalla parte pubblica. Federfarma e Assofarm inviarono poi a settembre una loro contro-bozza, che però deve essere ancora discussa. Ferme anche le trattative con i medici convenzionati sulla convenzione 2016-2018: Fimmg (medici di famiglia), Fimp (pediatri di libera scelta) e Sumai (specialisti ambulatoriali) avevano incontrato mercoledì Sergio Venturi, presidente del Comitato di Settore della Conferenza delle Regioni, per sollecitare la ripresa del confronto. L’assessore alla Salute dell’Emilia Romagna ha promesso che il nuovo coordinamento della Sisac verrà designato entro la fine del mese.