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Ddt elettronico, accelerazione in vista per il servizio di Promofarma

23 Marzo 2023

Dopo un avvio in sordina, dovrebbero accelerare già dalle prossime settimane le adesioni dei grossisti al servizio di Promofarma per l’archiviazione dei ddt elettronici. E, di riflesso, dovrebbe allargarsi velocemente il numero delle farmacie “agganciate” alla piattaforma. È in dirittura d’arrivo infatti un nuovo contratto, che Promofarma e Federfarma Servizi hanno concordato perché si aggiungesse a quello siglato da Cef, Unico e Farla. I quali, a oggi, rappresentano i soli distributori che hanno adottato la piattaforma della società di servizi controllata dal sindacato titolari.

All’origine dell’iniziativa di Promofarma, come noto, c’è la pratica sempre più diffusa tra i grossisti della filiera di sostituire il documento di trasporto cartaceo con una versione elettronica, al principale scopo di contenere i costi. Quando il fenomeno ha cominciato ad avere dimensioni consistenti, Promofarma si era vista sollecitare da più parti perché mettesse in piedi un servizio di conservazione a norma, non dissimile da quello che era già stato proposto per la fatturazione elettronica (ma con la differenza che la conservazione digitale dei ddt non è obbligatoria). La società si era quindi rivolta a un Conservatore accreditato (Sikelia Gestione Archivi srl) con il risultato che da ottobre dispone di un’applicazione e-ddt per la gestione dei documenti di trasporto in formato elettronico.

Le funzionalità di tale applicazione – come riporta la circolare diffusa da Federfarma a fine ottobre per annunciare il nuovo servizio – comprendono la conservazione degli e-ddt per dieci anni (come da norma), la consultazione del ddt elettronico in formato Xml Ubl attraverso un «visualizzatore», il download di un’eventuale copia di cortesia in formato pdf e altre cose ancora.

Da notare che nella circolare Federfarma rivolgeva ai farmacisti titolari l’avvertimento di aderire al servizio soltanto dopo avere verificato che i distributori da cui si riforniscono avessero aderito in precedenza. Alla data di quella comunicazione, avvertiva il sindacato, c’era sulla piattaforma soltanto Cef. Un mese dopo, il 23 novembre, una nuova circolare ufficializzava l’adesione al servizio di Unico, mentre una terza, datata 27 gennaio, aggiungeva all’elenco anche Farla.

Come mai quest’avvio a piccoli passi? Il fatto è che tra dicembre e gennaio alcune cooperative hanno sollevato perplessità su un paio di passaggi del primo contratto. In particolare, non è piaciuto l’articolo che «esonera espressamente Promofarma da qualsiasi responsabilità per danni diretti e indiretti di qualsiasi natura» che il distributore o la farmacia «possano in qualche modo subire per l’uso o il mancato uso dell’Applicativo e-ddt, salvi i casi di dolo o colpa grave». Troppo esteso e generico, hanno detto le cooperative, che dopo un paio di incontri hanno chiesto alla loro rappresentanza sindacale, Federfarma Servizi, di cercare un chiarimento con Promofarma.

L’intesa alla fine è stata trovata e consiste appunto nella formulazione di un nuovo contratto, che è ormai in dirittura d’arrivo ma giocoforza ha rallentato per qualche mese la campagna di adesioni. In Promofarma, tuttavia, si negano asperità e attriti. «Non è altro che una normale negoziazione» dichiara a FPress Fabrizio Zenobii, amministratore delegato della società di servizi «ogni parte ha messo sul tavolo le sue richieste e se n’è discusso. Il primo contratto è stato stilato con Cef e poi Unico e Farla si sono aggiunti, il nuovo è quello che Federfarma Servizi sta negoziando per le sue associate».

Quanto agli articoli che esonerano Promofarma da responsabilità, continua Zenobii, non c’è niente di anomalo e rientrano pure questi nella negoziazione tra le parti. «Ai distributori preme essere tutelati da guasti e offline» spiega «Promofarma vuole garantirsi da problemi relativi alla qualità dei dati, perché quello che arriva non possiamo certo controllarlo né verificare che sia completo».

Resta anche da capire cosa vorranno fare le società della distribuzione riunite in Adf: Promofarma ha presentato il suo servizio anche a loro, l’Associazione ha risposto con la richiesta di essere ragguagliata in dettaglio sul funzionamento della piattaforma, sulle sue caratteristiche e sulla comodità che offre a farmacie e aziende. C’è infine la questione economica: Promofarma conta di far pagare un fee una tantum per il servizio ai distributori, ma alcuni di loro hanno già fatto capire di non condividere l’ipotesi.