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Decreto Calabria approvato, ok al blocco delle esportazioni di farmaci

20 Giugno 2019

Con il voto favorevole espresso ieri dall’aula del Senato è definitivamente legge il decreto Calabria, che sottopone a commissariamento straordinario la Sanità della regione meridionale. Ottiene così il via libera finale la norma che allarga gli spazi d’intervento dell’Aifa in materia di carenze. Si tratta della disposizione di maggior interesse per le farmacie tra quelle dettate dal ddl: introdotta al Senato da un emendamento del M5S, la misura autorizza l’Aifa a bloccare le esportazioni di farmaci (mediante provvedimento preventivamente notificato al ministero della salute) quando l’obiettivo è quello di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità. In aggiunta, viene portato da due a quattro mesi il termine entro il quale le aziende produttrici devono segnalare eventuali interruzioni alla commercializzazione dei loro farmaci.

L’Aifa, in ogni caso, non ha dovuto attendere l’approvazione del decreto per intervenire sul parallel trade: come si ricorderà, infatti, il primo provvedimento di sospensione temporanea delle esportazioni era stato adottato un mese fa sul sinemet, per consentire il progressivo ripristino delle disponibilità sul mercato nazionale dopo un lungo periodo di irreperibilità. Come avevano dichiarato a FPress fonti dell’Aifa, il provvedimento rappresentava una misura sperimentale da valutare per efficacia e ricadute, nell’eventualità di altri interventi che hanno per obiettivo quello di preservare il superamento di una fase di carenza.

Tra le altre novità impartite dal decreto Calabra sempre a proposito di carenze, va citata l’istituzione nell’organigramma dell’Aifa di due nuove figure, il direttore amministrativo e il direttore tecnico-scientifico, a supporto della direzione generale dell’Agenzia. La legge di conversione del decreto entrerà in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.