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Diretta, il caso Nocera in una interrogazione alla Camera di Gemmato

21 Luglio 2022

Approda alla Camera il caso della farmacia distrettuale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, che apre soltanto per due mezze giornate alla settimana e in ciascuna serve non più di 50 pazienti, a prescindere da quanti siano in fila ad attendere il proprio turno. La vicenda era stata riportata dalla stampa locale la settimana scorsa, FPress l’ha ripreso sabato 16 luglio e l’articolo è finito sotto gli occhi di Marcello Gemmato, deputato di FdI e segretario della commissione Affari sociali della Camera. Il tempo di fare le verifiche del caso e ieri il parlamentare ha presentato al Ministero un’interrogazione a risposta.

«Secondo quanto si evince da fonti di stampa» scrive Gemmato «sembrerebbe che molti pazienti abbiano segnalato gravi disservizi relativi all’assistenza farmaceutica (distribuzione diretta, ndr) erogata dalla farmacia del distretto 60 della Asl di Salerno». A causa del limitato orario di apertura della farmacia, i pazienti sarebbero costretti a sostenere lunghe attese per ritirare i farmaci, aggravate dal fatto che la farmacia avrebbe esposto all’ingresso un cartello nel quale avvisa che vengono servite soltanto le prime 50 persone.

«Appare chiaro ancora una volta» prosegue l’interrogazione «che il meccanismo della cosiddetta “distribuzione diretta” del farmaco per il tramite delle strutture sanitarie pubbliche comporta da un lato un presunto vantaggio riferito al minor costo a carico del bilancio dello Stato, e dall’altro una serie di svantaggi economici sia per gli assistiti sia per il bilancio dello Stato, e svantaggi per i soli cittadini sotto il profilo sanitario e sociale».

Appare invece evidente, continua l’interrogazione, «che la distribuzione dei farmaci per il tramite delle farmacie private convenzionate con il Ssn sia più funzionale a dare risposte efficaci ed efficienti alle esigenze dei pazienti». Per tale motivo, il deputato chiede al Ministero «quali iniziative di propria competenza intenda adottare al fine di garantire il servizio di assistenza farmaceutica nell’ambito dei Lea, ovvero la puntuale erogazione dei medicinali attraverso tutte le strutture sanitarie pubbliche, scongiurando eventuali e future disfunzioni e conseguenti gravi problemi ai pazienti».