«Un sentito ringraziamento a tutte le aziende della distribuzione intermedia del farmaco, associate ad Adf e Federfarma Servizi, che stanno lavorando senza sosta per assicurare un servizio pubblico essenziale come l’approvvigionamento di medicinali e dispositivi alle farmacie». E’ il messaggio inviato ieri da Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, a chi, ogni giorno, gira incessantemente per rifornire di medicinali le farmacie e garantire ai cittadini, malati cronici e non, la continuità delle cure. «Medici, infermieri, operatori sanitari e farmacisti hanno ricevuto messaggi di plauso per lo straordinario lavoro che hanno svolto e continuano a svolgere in questo momento di assoluta emergenza» ha ricordato la presidente Racca «ma non dimentichiamoci degli operatori delle aziende della distribuzione intermedia, che sono un imprescindibile tassello nella rete del farmaco: la loro attività sul territorio, soprattutto nei comuni più colpiti dalla pandemia di Covid-19, è sempre stata tempestiva, capillare ed efficiente».
L’intervento della presidente di Federfarma Lombardia segue a ruota il comunicato congiunto con cui – sempre ieri – Adf e Federfarma Servizi hanno chiesto alle autorità sanitarie «la fornitura di mascherine e presidi per la sicurezza di chi lavora nelle aziende della distribuzione, allestisce nei magazzini le consegne, recapita alle farmacie in tutto il Paese e assicura che i farmacisti ricevano quanto necessario per rispondere alle incrementate esigenze della collettività».
Le aziende rappresentate dalle due sigle del comparto, prosegue la nota, «hanno tempestivamente adottato tutte le misure idonee a contrastare la diffusione del coronavirus, ma dopo più di tre settimane di impegno continuo, l’attuale difficoltà di reperimento delle mascherine e di ogni altro dispositivo di protezione e contenimento del contagio sta stressando fortemente la capacità del comparto distributivo di svolgere in sicurezza il servizio pubblico». Se non verrà garantita la disponibilità dei dpi necessari per la sicurezza del personale, è quindi l’avvertimento di Adf e Federfarma Servizi, «c’è il rischio che i distributori non possano più svolgere regolarmente il proprio lavoro. Verrebbe così messa a rischio la possibilità di effettuare le consegne in farmacia e la capacità da parte di quest’ultima di svolgere il suo fondamentale ruolo di presidio sanitario sul territorio».
Le preoccupazioni dei distributori sono anche il riflesso delle disposizioni che il decreto “cura Italia” approvato lunedì dal governo detta alla filiera farmaceutica. All’articolo 14, infatti, il testo esclude «chi lavora nelle imprese indispensabili alla produzione e dispensazione dei farmaci e dei dispositivi medici e diagnostici» dalla quarantena preventiva cui sono obbligati coloro che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di covid-19.