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Diretta, a Mattarella il caso della paziente oncologica di Lampedusa

31 Gennaio 2024

Sono state inviate persino due lettere, una al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e l’altra alla all’assessorato alla Salute della Regione Sicilia. Ma per ora resta irrisolta la vicenda della paziente oncologica di Lampedusa che per avere i farmaci necessari alla propria terapia è costretta da tempo a un vero calvario. Le difficoltà, come racconta il giornale Agrigento Notizie, sono quelle abituali di chi risiede in una piccola isola, aggravati però dalle storture della distribuzione diretta. I medicinali di cui ha bisogno la donna, infatti, sono di alto costo e vengono distribuiti esclusivamente dagli sportelli Asl della distribuzione diretta. Le isole Pelagie sono sotto la competenza dell’Azienda sanitaria di Palermo, ma per arrivarci da Lampedusa non bastano poche fermate di autobus o un quarto d’ora di macchina.

Finora la paziente s’era rivolta a parenti, amici o anche semplici vicini, che nei loro viaggi sino a Palermo facevano tappa all’Asl e ritiravano i farmaci per conto suo. Poi però, scrive il giornale, c’è chi ha fatto notare le responsabilità cui si espongono le persone che si prestano a fare da “corriere”: a parte il rischio di smarrire o danneggiare i farmaci, del valore di qualche migliaio di euro, le norme sulla conservazione imporrebbero a chi li ritira di tornare velocemente sull’isola (in aereo, non in traghetto) per scongiurare eventuali deterioramenti.

Ed ecco allora che la vicenda della signora è finita sotto i riflettori. Il marito ha scritto al capo dello Stato per chiedere un intervento, il sindaco di Lampedusa si è mosso nei confronti del ministero della Salute, il prefetto di Agrigento s’è rivolto all’assessorato alla Salute. Tutti con l’obiettivo di trovare un modo perché si facciano arrivare questi farmaci ad alto costo a quei pochi pazienti (otto in tutto, secondo Agrigento Notizie) che risiedono a Lampedusa e Linosa.

Tra le soluzioni che al momento si ventilano, una convenzione con la compagnia aerea che serve le Isole, per fare in modo che i farmaci arrivino velocemente e in sicurezza. Oppure, in alternativa, farli arrivare alle farmacie del territorio di Lampedusa e Linosa, dove i pazienti potrebbero poi recarsi in tutta comodità. E questo sarebbe davvero l’uovo di Colombo.