Farmacisti titolari con gli occhi puntati sull’Emilia Romagna, domani, per l’entrata in vigore delle nuove norme regionali che fanno scattare l’isolamento con la positività all’autotest antigenico. E’ la prima volta che i tamponi in modalità “selfie” entrano a pieno titolo nel tracciamento dei contagi da covid e la novità fa discutere da giorni, anche se la delibera (approvata la settimana scorsa) limita la platea degli interessati ai soli assistiti con fascicolo sanitario elettronico attivato e terza dose ricevuta. Il dibattito poi è intenso anche tra le farmacie, il cui interesse scaturisce dall’attività di testing che già assicurano da tempo e – al di là dei confini emiliano-romagnoli – dal fatto che diverse altre Regioni stanno seguendo l’esperimento con attenzione (Veneto, Liguria, Umbria e Lazio).
Che cosa dice la delibera regionale? In sostanza, da domani basterà la semplice positività all’autotest antigenico per far scattare il periodo di isolamento: l’interessato dovrà certificare il risultato dell’antigenico sul proprio Fascicolo sanitario elettronico (ecco perché la limitazione ai soli utenti con fse attivato), in modo da consentire all’Asl competente la rapida attivazione dell’isolamento fiduciario. Trascorsi sette giorni, un altro autotest potrà certificare la sopraggiunta negatività e quindi l’uscita dall’isolamento, sempre con caricamento del risultato sul fse e ricezione del certificato. «In caso di esito positivo e soprattutto in presenza di sintomi anche lievi» avverte la Regione «sarà sempre necessario consultare il medico di medicina generale o di continuità assistenziale (guardia medica)».
Nelle settimane scorse, come ha spiegato qualche giorno fa a FPress il presidente di Federfarma Emilia Romagna, Achille Gallina Toschi, le farmacie hanno espresso alle autorità regionali forti dubbi sull’opportunità di tale misura, considerata la percentuale di falsi negativi che gli autotest solitamente generano. Ma l’amministrazione ha tirato dritto. «Crediamo fortemente nella necessità di investire sull’alleanza tra cittadini e sanità pubblica per ridurre la circolazione virale riconoscendo tempestivamente la positività» commentato in una nota l’assessore alla Salute, Raffaele Donini «in questo modo ampliamo la possibilità di testare la popolazione, confidando sul senso di responsabilità dei cittadini che, consapevoli del proprio stato, si metteranno in condizione di isolamento per non contagiarne altri. Contiamo, con questo progetto, di liberare energie per i dipartimenti di sanità pubblica che, effettuando meno tamponi, potranno intensificare gli sforzi per la vaccinazione».
Intanto l’ultima settimana, dal 10 al 16 gennaio, ha fatto registrare un nuovo record nel numero di tamponi erogati dalle farmacie e dalle strutture sanitarie: 5,5 milioni di test contro i 4,6 milioni della settimana precedente; secondo le stime di Federfarma, circa l’80% degli antigenici proviene dagli esercizi farmaceutici.