Dal ddl concorrenza, attualmente all’esame della commissione Industria del Senato, potrebbe sparire l’abrogazione della normativa sul patent linkage, il meccanismo che impedisce ai genericisti di espletare le procedure per l’Aic di un equivalente prima della scadenza brevettuale. Senza tale divieto, soltanto italiano, un nuovo off patent potrebbe presentarsi sul mercato appena terminata l’esclusiva; con il patent linkage, invece, le procedure possono essere avviate soltanto dopo la scadenza del brevetto, cosa che sposta quindi di dviersi mesi l’effettiva commercializzazione del generico.
«Apprendiamo da organi di stampa» è il comunicato diffuso ieri da Egualia (ex Assogenerici) «della “soluzione” che sarebbe stata trovata nel corso di numerosi incontri di maggioranza per mantenere totalmente inalterato in Italia l’anacronistico strumento del patent linkage». La riformulazione dell’articolo 15 (Rimborsabilità dei farmaci equivalenti) circolata in queste ore, continua la nota «prevede di fatto il pieno mantenimento dello status quo, ovvero un assetto giuridico contrario ai principi espressi dalla normativa comunitaria e contrario anche all’intenzione di cancellare dal nostro ordinamento la norma in questione, come richiesto dall’Antitrust».
La scelta della maggioranza, se sarà perseguita, «lascia trasparire solo l’imbarazzante intenzione di mantenere tout court un istituto giuridico che lede i principi di una corretta ed equa concorrenza, ignorando formulazioni alternative che, invece, potrebbero rappresentare un passo avanti. Chiediamo alle forze di maggioranza di prendere in esame anche queste formulazioni prima di adottare decisioni definitive in materia».