Marco Cossolo, presidente di Federfarma Torino, è stato rieletto per un nuovo mandato triennale alla guida del sindacato nazionale delle farmacie private. E’ l’esito dell’assemblea elettiva che ieri ha rinnovato i vertici della Federazione, in videoconferenza e con voto elettronico a distanza. Assieme a Cossolo, entrano nel consiglio di presidenza di Federfarma Achille Gallina Toschi (presidente di Federfarma Emilia Romagna); Antonio Guerricchio (presidente di Federfarma Basilicata); Clara Mottinelli (presidente di Federfarma Brescia); Michele Pellegrini Calace (presidente di Federfarma Barletta Andria Trani); Alfredo Procaccini (vicepresidente di Federfarma Roma) e Roberto Tobia (presidente di Federfarma Palermo).
Nella stessa seduta, l’assemblea del Sunifar ha eletto alla presidenza del sindacato delle farmacie rurali Gianni Petrosillo (presidente di Federfarma Bergamo), che sarà affiancato da Daniele Dani (vicepresidente rurale di Federfarma Firenze); Claudia Pietropoli (presidente di Federfarma Rovigo) e Renato Usai (vicepresidente rurale di Federfarma Nuoro).
«L’attività di Federfarma per il prossimo triennio» è la dichiarazione rilasciata da Cossolo in una nota diffusa al termine dell’assemblea «sarà indirizzata a valorizzare il ruolo della farmacia come presidio del Ssn per la dispensazione di tutti i farmaci che non richiedono particolari cautele in fase di somministrazione e che possono, quindi, essere agevolmente ritirati dai cittadini nella propria farmacia di fiducia. In questo percorso, è fondamentale la condivisione delle azioni con le altre organizzazioni del settore, e in particolare con Fofi, Utifar e Assofarm, che ci hanno accompagnato nello scorso triennio, e con le rappresentanze dei cittadini e dei malati. Lo stesso principio di condivisione e inclusione dovrà essere applicato anche all’interno di Federfarma, coinvolgendo tutti i colleghi, anche attraverso una comunicazione interna più efficace e mirata».
«Il primo contributo che vorrei portare in consiglio nazionale» è invece il commento di Clara Mottinelli «è quello di colmare il divario tra territorio e centro: più è apicale la carica che si ricopre, maggiore la tendenza ad allontanarsi dall’operatività quotidiana. Vorrei essere la portavoce delle istanze che vengono dalle farmacie, piccole e grandi, da chi opera tutti i giorni dietro al bancone, dove io sto ancora». Mottinelli rivolge un ringraziamento anche ai farmacisti lombardi, «alla fiducia e all’energia che mi hanno sempre trasmesso. A loro però chiedo ancora uno sforzo: darmi la forza e il coraggio anche per questa nuova sfida, perché le idee e l’esperienza della Lombardia contribuiscano a farci crescere ancora. La scommessa è sfidante e voglio affrontarla con lo spirito combattivo e l’entusiasmo che da sempre mi contraddistinguono».