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Un successo in Emilia R. il sierologico in farmacia. La Francia opta per il tampone

20 Ottobre 2020

Farmacie emiliano-romagnole prese d’assalto, secondo quanto riferisce la stampa locale, nel primo giorno della campagna di screening anti-covid organizzata dalla Regione d’intesa con Federfarma e Assofarm. Secondo le stime del sindacato titolari, dovrebbero aggirarsi tra gli 8 e i 10mila i test sierologici rapidi somministrati ieri dalle 832 farmacie che al momento hanno aderito all’accordo. Si tratta del 62% degli esercizi dalla croce verde presenti in Emilia-Romagna, ma a livello provinciale le medie hanno forti oscillazioni e si va dall’87% di Parma al 45% di Ferrara.

La popolazione target, come si ricorderà, è quella costituita dagli individui fino ai 18 anni, dai maggiorenni che frequentano la scuola secondaria superiore, dai loro familiari conviventi e dagli universitari che hanno il medico curante in Emilia-Romagna. Il test è gratuito perché coperto dalla Regione, che ha concordato con le farmacie un compenso di 16,76 euro a somministrazione (5 euro per il rimborso del sierologico, che però ormai i farmacisti riescono ad acquistare anche a meno di 4,90 euro, il resto per il materiale di consumo e la prestazione professionale).

Viva soddisfazione per la partenza della campagna da Federfarma nazionale, che ieri in una nota ha auspicato l’allargamento dell’esperienza emiliano-romagnola anche alle altre Regioni: «Si è già espresso positivamente al riguardo» sottolinea la Federazione «l’assessore alla salute laziale, Alessio D’Amato, che ha raccolto la disponibilità espressa dalle farmacie della regione».

L’iniziativa, prosegue il comunicato, è stata molto apprezzata a livello europeo, «come dimostrano le parole del segretario generale del Pgeu, Ilaria Passarani», che ha parlato di prima esperienza in Europa dove le farmacie sono coinvolte «in un’attività di screening legata al contenimento della diffusione del covid-19». «Questa iniziativa» conclude la Federazione «è diventata un modello da imitare».

Non in Francia. Il 16 ottobre, infatti, il governo ha pubblicato il decreto che autorizza la somministrazione in farmacia del test antigenico nasofaringeo. Possono essere proposti a tutte le persone che riportano sintomi di covid da meno di quattro giorni e anche agli asintomatici, e le farmacie che vogliono proporre il servizio devono disporre di locali adeguati – compreso uno spazio appartato per il colloquio iniziale, ed essere fornite dei dpi necessari (ffp2, guanti, visiere, tute). Per quanto concerne i compensi, il decreto si limita a fissare il costo dei test (9,60 euro per il nasofaringeo, 5,76 euro per l’orofaringeo) mentre il compenso professionale deve ancora essere negoziato da assicurazione sanitaria e sindacati delle farmacie. La prima propone 30 euro, le sigle di categoria ne chiedono 45.