Nel 2021 italiani hanno speso 140 milioni di euro per i tamponi antigenici, mentre la spesa generata da prodotti per la prevenzione del covid ha assicurato alle farmacie del territorio ricavi per 2,3 miliardi di euro, che diventano 24,56 se si considera l’intero mercato del canale. Sono alcune delle cifre contenute nel Rapporto Italia 2022 di Eurispes, che oltre a fare i conti in tasca alle farmacie evidenzia l’apprezzamento degli italiani per quanto fatto dai farmacisti del territorio durante la pandemia: come riporta una ricerca di Altroconsumo del 2021, ricorda la società di ricerche, gli italiani hanno apprezzato la capacità di consiglio (69%), il servizio complessivamente erogato (63%); la disponibilità immediata dei farmaci (61%) e le informazioni ricevute su Covid (55%).
Le farmacie, continua Eurispes, hanno cambiato pelle in questi anni e il cliente le considera come un presidio dove trovare sempre nuovi servizi: tra questi, informazioni circa la reperibilità di un farmaco (81%) e la consegna a domicilio dei medicinali in caso di emergenza (71%). La farmacia, inoltre, è il primo punto di contatto in caso di sintomi allergici (33%), dolori non causati da trauma (21%), mal di pancia, sintomi influenzali e mal di testa (rispettivamente 19%, 18%, 15%).
Le farmacie, conclude il rapporto, hanno accolto le sfide poste dall’emergenza sanitaria «adeguando rapidamente e in modo efficace il proprio modello di business alle condizioni di contesto. Il fondamentale ruolo svolto durante l’emergenza sanitaria è stato riconosciuto anche attraverso il Pnrr, che mira a valorizzare la farmacia quale primo presidio sanitario sul territorio».