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Farmacia dei servizi, estesa la sperimentazione. Recepimenti in 8 Regioni

12 Dicembre 2019

I governatori l’avevano posta come condizione invalicabile per sottoscrivere l’accordo-quadro e ora il Governo le ha accontentate: con un emendamento alla Manovra approvato ieri sera in commissione Bilancio del Senato, è stata estesa a tutte le Regioni – oltre alle nove individuate a suo tempo dal ministero della Salute – la sperimentazione triennale della farmacia dei servizi varata due anni fa dalla legge 205/2017. A tale scopo lo stesso emendamento (voluto dal ministro Roberto Speranza) integra i 36 milioni di euro già stanziati in prima battuta con altri 50,6 milioni, da “pescare” anche in questo caso dalle risorse vincolate del Fondo sanitario nazionale e da ripartire come gli altri per quota capitaria, ossia popolazione pesata.

Oltre ad allargare la sperimentazione e integrare la copertura economica, l’emendamento dispone anche il prolungamento della sperimentazione di un altro biennio, il 2021-2022, a beneficio delle nuove Regioni che vorranno aggiungersi ma anche delle nove già prescelte, che avrebbero dovuto partire dall’anno scorso ma per colpa delle usuali lungaggini legislative (stesura e approvazione del decreto ministeriale hanno richiesto quasi un anno) cominceranno soltanto dalla prossima primavera.

Sempre che vengano rispettate le scadenze preliminari. L’accordo Stato-Regioni che il 17 ottobre scorso aveva ratificato le linee guida della sperimentazione, infatti, imponeva alle nove prescelte di recepire l’intesa entro 30 giorni (cioè il 17 novembre) e varare entro altri 30 giorni (cioè il 17 dicembre) il cosiddetto “cronoprogramma”, ossia il piano che elenca i servizi da sperimentare, il numero delle farmacie e dei pazienti da coinvolgere e infine modalità ed entità della remunerazione per i farmacisti.

Finora hanno recepito l’accordo Stato-Regioni in otto: Emilia Romagna (dgr 1967 del 7 novembre), Piemonte (dgr 13-513 del 15 novembre, pubblicata sul Bur del 28 novembre), Puglia (dgr 2042/2019 dell’11 novembre, pubblicata sul Bur del 10 dicembre), Lombardia (dgr XI/2645 del 18 novembre, in pubblicazione), Campania (dca 92/2019 del 19 novembre, pubblicato sul Bur del 25 novembre), Lazio (dca U00473 del 22 novembre, pubblicato sul Bur del 28 novembre), Sicilia (decreto 2044 del 14 novembre, pubblicato sulla Gurs del 6 dicembre) e Veneto (dgr 1658 del 12 novembre, pubblicata sul Bur del 10 dicembre); l’unica mancante è l’Umbria, che da quanto riferisce Federfarma regionale ha la delibera già pronta ma il recente cambio di giunta ha fatto saltare i tempi.

Tra qualche giorno poi scatta il secondo appuntamento, quello con il cronoprogramma, e anche in questo caso le notizie provenienti dalle diverse Federfarma riferiscono di cantieri al lavoro in diverse Regioni (Piemonte, Lombardia, Puglia, Campania, Emilia Romagna, per citare quelle dove FPress ha condotto esplorazioni). Meglio così perché il cronoprogramma, non va dimenticato, è di importanza cruciale non solo perché definisce quante farmacie parteciperanno, per quali progetti e con quale remunerazione, ma anche perché senza non arriva la prima tranche dei fondi assegnati, ossia il 20% dei 36 milioni previsti dalla 205/2017.

Intanto, l’emendamento approvato ieri sera in commissione Bilancio non si limita ad aggiornare le regole della sperimentazione della farmacia dei servizi, ma ne allarga anche il perimetro in riferimento al Piano nazionale delle cronicità. Rispetto a tale area d’intervento, infatti, la disposizione autorizza le farmacie a fornire «un servizio personalizzato di accesso ai farmaci», in collaborazione «con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta e comunque nel rispetto di prescrizioni mediche». In particolare, «attraverso le procedure della ricetta elettronica di cui all’articolo 13 del decreto legge 179/2012, i medici di base che effettuano le prescrizioni possono intrattenere ogni forma di collaborazione con le farmacie prescelte dal paziente per l’erogazione dei servizi, anche attraverso le funzionalità del dossier farmaceutico. Le farmacie, quanto alle prestazioni e ai servizi erogati dalla presente lettera, forniscono ai pazienti interessati ogni utile e completa informazione sulle cure prestate e sulle modalità di conservazione e assunzione personalizzata dei farmaci prescritti. Informano periodicamente, e ogni volta risulti necessario, il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta o il medico prescrittore sulla regolarità o meno dell’assunzione dei farmaci o su ogni altra notizia reputata utile ivi compresa la necessità di rinnovo delle prescrizioni di farmaci per garantire l’aderenza alla terapia». L’emendamento non fa cenno a compensi alle farmacie o ai capitoli di spesa da cui attingere allo scopo.