«La farmacia sarà sempre più farmacia dei servizi. E noi farmacie comunali dovremo valorizzare ulteriormente ciò che ci differenzia e cioè l’anima sociale del nostro agire, il nostro essere nelle comunità locali in cui operiamo e la nostra capacità di intercettare i nuovi bisogni di salute dei cittadini». È il pensiero di Luca Pieri, il nuovo presidente di Assofarm, l’associazione che rappresenta le oltre 1.700 farmacie pubbliche in attività nel nostro Paese.
Pesarese, 58 anni, già vice dell’uscente Venanzio Gizzi, Luca Pieri è dal 2014 presidente di Aspes, il gruppo che gestisce le 10 comunali di Pesaro e Gabicce Mare ed è partner della società di gestione delle quattro municipali di Riccione e delle due di Cattolica.
«Venticinque anni fa» commenta Gizzi, che rimane nella giunta federale di Assofarm nella veste di presidente onorario «io e l’attuale segretario generale, Francesco Schito, facemmo una scommessa alla quale non credeva nessuno, quella di riunire tutte le farmacie comunali italiane in un progetto politico che dimostrasse il loro ruolo insostituibile nel sistema sanitario nazionale. Per anni abbiamo lottato contro il pregiudizio che ci vedeva come ramo secco del sistema, contro l’ideologia delle privatizzazioni, contro la tentazione di più di un sindaco di fare cassa attraverso la dismissione delle farmacie comunali. Abbiamo vinto le nostre battaglie una dopo l’altra, e oggi siamo riconosciuti in tutti i tavoli istituzionali come un movimento capace di fare proposte innovative. Una su tutte la nuova remunerazione del farmacista, tema che noi per primi abbiamo proposto nel 2006 e oggi è finalmente tra le priorità dell’agenda di settore».
