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Fase 2, Federfarma aggiorna le regole su cabine estetiche e servizi

21 Maggio 2020

Riguardano anche le farmacie le disposizioni dettate dal dpcm 16 maggio 2020 (e dalle Linee guida delle Regioni) per le attività del commercio che dall’inizio della settimana hanno cominciato a riaprire. Lo conferma la circolare di Federfarma che ieri ha riassunto a beneficio degli associati il complesso delle regole “anti-contagio” da applicare nei punti vendita, provenienti tanto dal dpcm di cinque giorni fa quanto dai decreti e dalle ordinanze emanate in precedenza.

 

Area commerciale Misure  individuali Sanificazione luogo di lavoro
1. Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.

2. Prevedere regole di accesso in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. A tal fine dovranno essere stabiliti accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie;
b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori;
c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b), l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.

3. Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e degli operatori. In particolare detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. L’addetto alla vendita deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).

4. Relativamente ai guanti “usa e getta” se ne raccomanda l’utilizzo nelle attività di acquisto. In caso di vendita di abbigliamento dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.

5. I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti. E’ fatto obbligo da parte degli utenti che accedono nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico e quindi anche nelle farmacie di usare mascherine, che possono essere anche le mascherine di comunità (mascherine non classificate come DPI né come mascherine chirurgiche). Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché́ i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti.

6. Assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni, garantendo la pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura.

7. Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

8. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche.

9. Mantenere in tutte le attività̀ e le loro fasi del distanziamento interpersonale di almeno un metro.

1. Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

3. Evitare abbracci e strette di mano.

4. Mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro.

5. Praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie).

6. Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva.

7. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

8. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.

9. Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

10. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

11. E’ fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie.

Le farmacie devono rispettare i contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali (art. 2 dpcm 17 maggio 2020 e allegato 12).

Le misure di sicurezza del Protocollo sono suddivise in 13 punti, vale a dire:

1) Informazione

2) Modalità di ingresso in azienda

3) Modalità di accesso dei fornitori esterni

4) Pulizia e sanificazione in azienda

5) Precauzioni igieniche personali

6) Dispositivi di protezione individuale

7) Gestione spazi comuni (mensa, spogliatoi, aree fumatori, distributori di bevande e/o snack)

8) Organizzazione aziendale (turnazione, trasferte e smart work, rimodulazione dei livelli produttivi)

9) Gestione entrata e uscita dei dipendenti

10) Spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione

11) Gestione di una persona sintomatica in azienda

12) Sorveglianza sanitaria/medico competente/RLS

13) Aggiornamento del protocollo di regolamentazione.

 

Per quanto riguarda specificamente la sanificazione, è ribadito (punto 4) che «l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago».

Le procedure di sanificazione devono includere l’utilizzo dei comuni disinfettanti per uso ospedaliero, quali ipoclorito di sodio (0.1% -0,5%), etanolo (62-71%) o perossido di idrogeno (0,5%), per un tempo di contatto adeguato.

I luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo la pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro.

 

Le misure della prima colonna a sinistra non suonano certamente nuove alle farmacie, che le applicano già da tre settimane perché ricomprese nel dpcm del 26 aprile scorso. Più che altro, l’ultimo intervento legislativo (il decreto del 16 maggio) fornisce qualche disposizione di dettaglio in più, per esempio sulle misure di igiene che deve rispettare l’addetto alla cassa o sui pagamenti digitali.

Federfarma, inoltre, raccomanda anche l’osservanza delle disposizioni del dpcm 16 maggio riguardanti i negozi di abbigliamento: alle farmacie che vendono capi di vestiario (premaman? e le calzature sanitarie?) la circolare suggerisce di mettere a disposizione della clientela «guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia la merce, toccandola». Stessa “traslazione” per le farmacie fornite di cabina estetica, alle quali Federfarma raccomanda di recepire le misure impartite dal dpcm agli estetisti (e già anticipate ieri da FPress): accesso dei clienti solo su prenotazione, permanenza all’interno dei locali solo il tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento, mantenere almeno un metro di separazione tra le singole postazioni di lavoro e tra i clienti, frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio) e utilizzo di camici/grembiuli possibilmente monouso da parte degli estetisti, adeguata pulizia e disinfezione delle superfici prima di servire un nuovo cliente, igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni appuntamento, favorire il regolare e frequente ricambio d’aria.

Per quanto concerne i servizi in farmacia, infine, Federfarma ritiene che non ci siano più impedimenti all’offerta di prestazioni come supporto all’autoanalisi, misurazione della pressione, servizi di telemedicina, prestazioni di professionisti sanitari (infermieri o fisioterapisti).