Contrordine, non è la Sardegna ma la Calabria la prima Regione ad aver recepito il parere del ministero della Salute che fa chiarezza sulle regole per computare il fatturato Ssn della farmacia. Colpa di alcuni formalismi che hanno costretto l’amministrazione sarda a richiamare ai box la propria circolare, lasciando così strada libera al documento calabrese (risalente al giorno successivo). Anche in questo caso, però, la circolare del servizio farmaceutico potrebbe imporre agli uffici un intervento supplementare: il documento inviato alle Asl, infatti, si limita a “copia-incollare” il parere del Ministero, che Federfarma aveva sollecitato a dicembre proprio per ottenere indicazioni univoche sulle modalità di conteggio del fatturato Ssn. La circolare eredita così le titubanze che il testo ministeriale mostrava a proposito di scomputo dell’integrativa: «Alla luce del dm 3 ottobre 2010» si legge nel parere e quindi anche nel documento della Regione Calabria «la nozione di fatturato sembra debba essere interpretata come riferita esclusivamente alla “erogazione di farmaci in convenzione al netto dell’iva”, il che sembra deporre nel senso che, ai fini della determinazione del fatturato, non debba tenersi conto neanche delle prestazioni di assistenza integrativa».
E’ evidente che due «sembra» nello stesso periodo non giovano alla perentorietà dello stesso, ed ecco il motivo per cui l’altro ieri Federfarma Calabria si è rivolta alla Regione per avere indicazioni sul senso da dare al passaggio: sembra o non sembra, l’integrativa va tolta dal fatturato Ssn oppure no? In attesa di una risposta – che potrebbe arrivare già nelle prossime ore – il sindacato regionale accoglie comunque con soddisfazione l’intervento del Ministero e il recepimento calabrese: «Intanto otteniamo l’esclusione dal computo di ticket e dpc, che finora a Catanzaro e provincia rimanevano dentro» commenta a FPress il presidente di Federfarma, Vincenzo Defilippo (foto). «Questo» prosegue «significa che nel 2018 potranno usufruire delle agevolazioni della 662/96 un’altra decina di farmacie. Le altre province? Bisognerebbe chiedere alle singole associazioni, ogni Asl ha le sue regole. Sull’integrativa invece aspettiamo chiarimenti». L’ironia è che se la Regione dovesse decidere di tenerla dentro (nel fatturato Ssn), la Sardegna tornerebbe a essere la prima regione che ha recepito (integralmente) il parere ministeriale.