In Lombardia le nuove modalità di computo del fatturato Ssn verranno applicate soltanto dalle dcr di febbraio, ma le stime in corso nel Sunifar lombardo per valutare l’impatto della norma introdotta dalla Legge di Bilancio sono le stesse che arrivano dal Trentino così come da altre regioni: quello che le farmacie perderanno è di gran lunga maggiore a quanto guadagnano. Lo conferma a FPress Clara Mottinelli, presidente di Federfarma Brescia e della componente rurale del sindacato.
Mottinelli, ieri abbiamo riferito del dibattito che sul tema si è riaperto nell’ultima seduta del Consiglio delle Regioni. Qual è la sua opinione?
Preferisco che a parlare siano i numeri: in base ai dati del nostro centro di tariffazione, al quale fa riferimento il 90% delle farmacie bresciane, abbiamo calcolato che solo nella nostra provincia supereranno la soglia dei 450mila euro – e quindi perderanno il diritto allo sconto ridotto – una trentina di farmacie; soltanto una mezza dozzina, invece, usufruirà dell’abrogazione dello sconto, concessa agli esercizi con fatturato Ssn sotto i 150mila euro.
In valori?
Le farmacie beneficiate riceveranno agevolazioni per un valore complessivo inferiore ai 10mila euro. Quelle che invece perderanno lo sconto ridotto, ci rimetteranno in totale diverse centinaia di migliaia di euro.
A Trento parlano di effetti «devastanti»…
Vale lo stesso anche per noi. Nonostante i ripetuti avvertimenti che anche noi avevamo lanciato in Consiglio delle Regioni, sembra farsi sempre più evidente il fatto che nella Federazione l’impatto del provvedimento è stato sottovalutato.
Cosa fare ora?
Una volta approvata la Manovra, Federfarma aveva promesso che si sarebbe impegnata per ottenere qualche ammorbidimento della norma in un disegno di legge a seguire, a cominciare dal decreto semplificazioni. Sappiamo come sta andando, direi che neanche ci hanno provato. La speranza è che si faccia un tentativo serio in qualche altro provvedimento, le nuove modalità di computo del fatturato Ssn vanno assolutamente arginate.