Con un utile di esercizio che nel 2018 ha superato il milione e mezzo di euro e un patrimonio netto di oltre 15,7 milioni, Federfarmaco rimane una realtà virtuosa nel panorama delle aggregazioni dei farmacisti titolari e si conferma un “incubatore” di risorse per le cooperative della distribuzione intermedia. A partire dalla sua centrale di acquisto, le cui potenzialità non sono ancora del tutto sfruttate. Lo ha detto Francesco Turrin, presidente di Federfarmaco, aprendo il primo giorno di lavori della Convention annuale (la sesta) che la società delle cooperative e Federfarma Servizi organizzano a Sorrento.
Il programma, come da tradizione, ha visto le due organizzazioni di categoria spartirsi equamente la due giorni: mercoledì l’evento di Federfarmaco, nel quale sono stati presentati programmi e progetti che la società mette a disposizione della filiera, oggi il convegno di Federfarma Servizi dove si farà il punto sui temi dell’attualità più scottante, a partire dall’e-commerce. Anche se di online si è parlato già ieri: lo ha fatto Paolo Di Marco, docente di Economia e gestione delle imprese all’università di Bologna, che nel suo intervento ha tratteggiato i cambiamenti che stanno trasformando società e consumatori. «Chi compra» ha ricordato «tende a valutare prodotti e servizi non in base al brand ma all’esperienza vissuta, anche prima di acquistare materialmente».
A fronte di un consumatore sempre più “omnicanale” anche nel comparto salute, diventa indispensabile che fornitori di servizi di healthcare, sistemi sanitari e operatori sviluppino collaborazioni di sistema. Collaborazioni, ha sottolineato Luisella Grugni, direttore commerciale di Federfarmaco, che devono fare leva sulla semplicità: risparmiare tempo, energia e risorse, ha spiegato, è il mantra del tempo presente e tutti oggi cerchiamo prodotti o marchi che ci semplifichino la vita e ci facciano risparmiare tempo.
Questo è il paradigma che caratterizza i servizi di Federfarmaco, come la piattaforma per l’aggiornamento del team della farmacia o Sec, la Scheda elettronica cliente che sta facendo da supporto informatico ai progetti di aderenza terapeutica avviati in diverse Regioni. Alla convention è stato mostrato l’esempio della Liguria, dove 235 farmacie hanno preso in carico dal marzo scorso mille pazienti affetti da Bpco per misurare il corretto uso dei farmaci (inalatori) e il rispetto delle terapie. «Federfarmaco» ha ricordato in chiusura Turrin «è a fianco delle farmacie e delle cooperative dei farmacisti per sostenerle nelle sfide del cambiamento».