filiera

Figliuolo: tamponi, la farmacia può chiedere la carta d’identità

1 Febbraio 2022

Le farmacie che prima di effettuare il tampone antigenico chiedono all’assistito non soltanto la tessera sanitaria ma anche la carta d’identità – per verificare la corrispondenza tra i due documenti – non rischiano alcuna violazione delle norme sulla privacy. E’ la rassicurazione fornita dal Commissario straordinario per l’emergenza covid, generale Figliuolo, al quesito che Federfarma aveva inviato il 19 gennaio dopo le notizie di stampa sulle truffe organizzate dai no-vax con lo scambio di tessere sanitarie.

Nella nota, come riporta Federfarma in una circolare, il Commissario straordinario scrive di essersi consultato con il Garante per la protezione dei dati personali e dal confronto «non sono emerse criticità circa la possibilità che le farmacie richiedano, unitamente alla tessera sanitaria, l’esibizione di un documento di identità».

Al riguardo, prosegue il Commissario Figliuolo, «si coglie l’occasione per sottolineare l’importanza di associare correttamente la prestazione sanitaria all’identità della persona, alla luce della rilevanza attribuita alla certificazione verde (green pass, ndr) dal quadro normativo vigente».