Dopo due anni di pandemia e con la guerra in Ucraina, l’approvvigionamento di farmaci nei Paesi del Vecchio continente è oggi a un livello più critico che mai. Lo ha detto Elisabeth Stampa, neopresidente di Medicines for Europe, in un comunicato che fa il punto sulle priorità di cui dovrebbe farsi carico l’Ue in materia di politica del farmaco. «Il conflitto in Ucraina, che fa seguito a due anni di pandemia di Covid-19» osserva Stampa «mette ancora più in risalto la necessità di garantire un migliore accesso dei pazienti ai farmaci e di ripristinare la sicurezza dell’approvvigionamento farmaceutico in Europa».
Su dieci farmaci dispensati in Europa, ricorda la nota, sette non sono coperti da brevetto. «Il contributo del nostro settore al sistema sanitario europeo resta fondamentale» prosegue Stampa «mentre i sistemi sanitari iniziano a riprendersi dalla pandemia, una nuova crisi minaccia la stabilità e la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali in Europa. Ciò accresce l’urgenza di coordinare l’azione dell’Ue sull’accesso alle cure, traducendo le dichiarazioni in una vera riforma politica».
Per il presidente delle industrie genericiste europee, sono in conclusione tre le priorità chiave che richiederebbero un’azione urgente dell’Ue: